Google Workspace diventa per tutti: al debutto il piano individuale

Come funziona il nuovo Google Workspace, a breve disponibile anche per i titolari di piccole imprese e ditte individuali usando un normale account.

Google Workspace, precedentemente nota come G Suite, è la soluzione integrata per la comunicazione e la collaborazione che l’azienda di Mountain View ha fino ad oggi proposto in abbonamento a professionisti e aziende.

Da oggi Google Workspace diventa disponibile anche per gli utenti privati che possono utilizzare la piattaforma per accedere all’intera offerta composta da Gmail, Chat, Calendar, Drive, Docs, Sheets, Meet e altro ancora.

A partire da oggi chiunque disponga di un account Google o decida di attivarlo ex novo può fruire del servizio Workspace che resta comunque a pagamento considerate le funzionalità aggiuntive che offre rispetto ai tradizionali account gratuiti.

Google ha infatti presentato il piano Workspace Individual con cui l’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin vuole estendere ancora la platea degli utenti.
Workspace Individual viene proposto ai proprietari di piccole imprese individuali che possono così sfruttare i servizi di Google per fare di più, in modo più connesso e professionale venendo meglio incontro alle esigenze dei clienti.

Basandosi sulla stessa piattaforma Workspace ben radicata in ambito business, il piano Workspace Individual fornisce servizi e capacità premium, servizi di prenotazione intelligente, video riunioni professionali, email marketing personalizzato e altro ancora.
All’interno del loro account Google esistente gli abbonati potranno facilmente gestire tutti i loro impegni personali e professionali da un unico luogo.

Per il momento Workspace Individual non sarà ancora lanciato in Italia ma lo sarà a stretto giro dopo il lancio previsto nei prossimi giorni negli Stati Uniti, Canada, Messico, Brasile, Australia e Giappone.

Vengono inoltre descritte nuove funzionalità per proteggere i dati su Google Workspace e destinate all’intera base di utenti.
La crittografia lato client, ad esempio, aiuterà gli utenti ad aumentare la riservatezza dei propri dati affrontando al contempo una serie di esigenze in termini di “sovranità dei dati” (controllo sulla proprietà dei dati e sul fatto che essi restino entro i confini nazionali) e compliance. Quando arriverà su Google Meet in autunno la funzione aumenterà la sicurezza delle riunioni.

Denbuttano le regole “trust” per Google Drive: esse aiutano a controllare il modo con cui i file possono essere condivisi all’interno e all’esterno di un’organizzazione mentre nuove “etichette” permetteranno di classificare i file e applicare controlli diversificati in base al livello di sensibilità.

Infine sono state aggiunte nuove protezioni contro phishing e malware per salvaguardare i dati da varie minacce e dagli eventuali errori commessi dagli utenti.

Google ha inoltre annunciato l’introduzione di Spaces, uno strumento che viene presentato come l’evoluzione delle stanze virtuali di Google Chat, un “luogo” dedicato all’organizzazione di persone, contenuti e progetti in Google Workspace.

Potenziato con nuove funzionalità (ad esempio le discussioni per argomento), indicatori di presenza, stati utente personalizzati, reazioni espressive, Spaces offrirà anche uno spazio per favorire la condivisione di conoscenze e il community-building per team di qualsiasi dimensione. Sarà lanciato nel corso dell’estate.

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