Google sta effettuando degli interessanti test nel territorio statunitense che riguardano il suo strumento Wallet. Nello specifico si parla della possibilità di trasformare passaporti in ID digitali, con tanto di approvazione statale. Ciò potrebbe rendere più facile la vita ai viaggiatori che potrebbero non avere più necessità di dover cercare il documento durante le fasi di controllo all’aeroporto, affidandosi semplicemente al proprio smartphone.
Questi codici conservati all’interno di Google Wallet potrebbero essere presto considerati come metodi di identificazione validi negli aeroporti degli Stati Uniti. La fase sperimentale, avviata proprio oggi 13 settembre, prevede almeno un aeroporto in ben 21 stati facenti parti degli USA (tra cui Arizona, Colorado e Georgia) che accetteranno questo tipo di documentazione per procedere con l’imbarco.
I test negli aeroporti americani non sono il primo passo di Google Wallet in questa direzione
In realtà questa non è la prima iniziativa di questo tipo sul territorio americano. Il mese scorso la California ha infatti già cominciato ad accettare documenti d’identità conservati su Apple Wallet e Google Wallet in determinati aeroporti.
Stiamo parlando di un servizio che ha raggiunto l’Italia nel 2018 e che funge da piattaforma “mobile payment“, dunque capace di gestire pagamenti digitali tanto attraverso dispositivi come computer, quanto attraverso terminali mobili. Il tutto avviene attraverso la tecnologia NFC, che va di fatto a emulare” i chip delle carte di credito o di altri sistemi simili.
All’inizio di questa estate Google Wallet ha iniziato a dimostrare tutte le sue potenzialità, implementando il supporto per le chiavi magnetiche sempre più diffusi nell’ambito di hotel e strutture ricettive simili. Più di recente la piattaforma ha inoltre integrato un sistema basato sull’Intelligenza Artificiale per conservare le versioni digitali dei documenti, un’implementazione propedeutica proprio per l’utilizzo di Wallet nel contesto dei passaporti.