Contrariamente a quanto si pensa, creare microchip non è un processo perfetto. Per trasformare un wafer di silicio nei potenti SoC che si vedono nei computer e negli smartphone di oggi sono necessari diversi processi sia ottici che chimici. Questo però non esclude che alla fine possano esserci dei problemi con diverse unità pronte a non rispondere come programmato.
Una delle cose che distingue i migliori produttori di chip dagli altri è il numero di stampi prodotti per wafer di silicio da trasformare i SoC. In questo momento, l’azienda leader sotto questo punto di vista è senza dubbio TSMC, che ha appena convinto Google a sbarcare alla sua corte. BigG lascia così la divisione Foundry di Samsung.
Google lascia Samsung per la produzione dei suoi chip, si parte dai Pixel 10
A diffondere la notizia è stato il quotidiano Business Korea e a quanto pare c’è molto di più dietro questa scelta da parte di Google. Sarebbero infatti venute fuori notizie riguardanti dei problemi che la divisione dedicata ai chip di casa Samsung avrebbe trovato con il suo processo a 3 nm. Secondo quanto riportato, ci sarebbero stati problemi di basso rendimento e di consumo energetico superiore rispetto agli Exynos.
I chip Tensor di Google, prodotti finora proprio da Samsung, tendono infatti a surriscaldarsi, un problema comune proprio alla linea di chip Exynos di Samsung. A causa di questi problemi, sia Google che Qualcomm hanno scelto di passare a TSMC per le loro esigenze sulla produzione a 3 nm.
Questa potrebbe essere di certo una buona notizia per i fan della linea Pixel di Google ma del prossimo anno. Il chip Tensor G5 che con tutta probabilità metterà in moto la gamma Pixel 10 potrebbe funzionare a temperature inferiori rispetto ai precedenti chip riservati ai Pixel del passato e attuali. Nel frattempo il Tensor G4 che verrà impiantato nei Pixel 9, sarà ancora prodotto da Samsung.