Google Voice da applicazione “stand alone” è diventata una web application, fruibile utilizzando un normale browser web. La decisione sembra sia stata presa dal colosso di Mountain View in seguito alla reiterata mancata pubblicazione sull'”App Store” di Apple dell’applicazione Google Voice per iPhone. Apple non approva l’applicazione? Ecco che Google corre ai ripari lanciando una versione di Google Voice interamente fruibile utilizzando il browser del “melafonino”.
Il sito del servizio Voice è sviluppato utilizzando le nuove specifiche HTML5 che però solo già pienamente supportate dal browser (Apple Safari) installato di default sull’iPhone.
Google Voice, al momento non ancora utilizzabile dall’Italia, si presenta come proposta completa di telefonia su IP, risultato dell’acquisizione di GrandCentral posta a segno dalla società di Larry Page e Sergey Brin nel 2007. Il nuovo servizio mette a disposizione degli utenti un’unica numerazione telefonica che fungerà da “centralino” verso gli altri numeri di telefonia fissa e mobile che si dispongono. Il numero Google Voice è svincolato da qualsiasi altra piattaforma ed è pensato per seguire sempre l’utente anche quando questi dovesse cambiare lavoro o residenza.
Tra le caratteristiche messe a disposizione da Google Voice vi è la possibilità di inoltrare le chiamate verso uno o più numeri telefonici oppure direttamente alla segreteria. L’utente può definire delle regole sulla base dell’identità del chiamante. La numerazione Google è capace di ricevere SMS ed allertare l’utente all’arrivo di una chiamata.
Un sistema per il riconoscimento vocale si prefigge come obiettivo quello di trasformare in testo qualunque conversazione o qualsiasi messaggio lasciato in segreteria. La versione testuale dei colloqui telefonici, può essere poi inoltrata in modo tale da essere successivamente rielaborata con un normale editor.
Google Voice permette poi di utilizzare molte altre funzionalità aggiuntive quali il trasferimento di chiamata, l’invio di messaggi registrati personalizzabili sulla base dell’identità del chiamante, la possibilità di ascoltare i messaggi mentre questi vengono registrati in segreteria ed altre ancora.
La versione “web based” di Google Voice non consentirà di interfacciarsi, ad esempio, con la rubrica del telefonino ma – per quanto riguarda il resto – non dovrebbe avere ulteriori limitazioni. Questa mossa strategica appare una sorta di “guanto di sfida” lanciato da Google nei confronti di Apple.