Nei giorni scorsi Google aveva annunciato di aver proceduto al lancio ufficiale di Google Video, il servizio per la ricerca di contenuti video sul web. I contenuti multimediali “catalogati” dal motorone di Mountain View, possono essere visualizzati direttamente all’interno del browser Internet servendosi del software proprietario Google Video Viewer che poggia le sue fondamenta su Videolan alias VLC, progetto opensource ampiamente conosciuto in tutto il mondo (ved. questa pagina).
Il software di Google è compatibile sia con Internet Explorer sia con Mozilla Firefox. Il servizio Google Video, inoltre, permette di effetture ricerche anche all’interno di un unico filmato individuando, ad esempio, uno specifico spezzone. Ciò è possibile analizzando i “metadati” associati con il video.
La notizia però è che Jon Lech Johansen, un famoso hacker, ha realizzato una sorta di patch per il software di Google che rende possibile l’uso del programma “Video Viewer” su qualunque sito Internet. Google, infatti, aveva fatto in modo – in fase di sviluppo – di limitare l’utilizzo del suo software alle sole pagine del motore di ricerca ed, in particolare, al dominio video.google.com Il passo falso per l’azienda statunitense si è registrato a meno di 24 ore dal rilascio del software di ricerca video. Johansen divenne famoso per essere stato il primo a “smantellare” l’algoritmo usato a protezione dei DVD sviluppando parallelamente la prima utility De_CSS (Decrypt Content Scrambling System).
Google Video: lancio del servizio e passo falso
Nei giorni scorsi Google aveva annunciato di aver proceduto al lancio ufficiale di Google Video, il servizio per la ricerca di contenuti video sul web.