“Non abbiamo nulla da commentare, al momento“. E’ questa la risposta pervenuta da Google dopo la pubblicazione di alcune indiscrezioni secondo le quali il colosso fondato da Larry Page e Sergey Brin potrebbe, entro la fine dell’anno, lanciare un sistema di distribuzione di contenuti editoriali a pagamento. La notizia era stata lanciata dal quotidiano “La Repubblica” ed è stata poi ripresa anche sull’altra sponda dell’Atlantico.
Il meccanismo, che potrebbe chiamarsi Newspass, contribuirebbe a dar nuova linfa agli editori di pubblicazioni cartacee e quotidiani. Per leggere alcune notizie, infatti, gli utenti di Newspass dovrebbero versare importi variabili di modesta entità. Il pagamento avverrebbe sfruttando la piattaforma “Checkout” di Google che già oggi può essere utilizzato per gestire i pagamenti online.
L’iniziativa di Google ricorda da vicino la proposta avanzata dalla società, lo scorso autunno, all’associazione degli editori di giornali, negli Stati Uniti. Potrebbe essere la realizzazione di ciò che il magnate australiato Rupert Murdoch ha richiesto da tempo ossia una maggior monetizzazione dell’informazione diffusa in Rete.
I lettori che vorranno accedere ai contenuti a pagamento disponibili sulle testate online troverebbero un’apposita icona facente riferimento al servizio Newspass: con un unico login gli utenti potrebbero gestire l’acquisto di contenuti da una moltitudine di siti differenti.
Proprio nel nostro Paese, Google ha dovuto fronteggiare una strenua resistenza da parte della stampa tradizionale. Ricordiamo, ad esempio, la vertenza con l’antitrust – ancora in fase di definizione – a riguardo dei servizi “Google News” ed “AdSense“. Tutti i dettagli in merito sono consultabili in questa pagina.
Ad una testata USA (Paidcontent), Google avrebbe appena dichiarato: “abbiamo già fatto presente che stiamo dialogando con coloro che pubblicano notizie per individuare modaità che permettano di lavorare assieme, comprese quelle che prevedono un nostro aiuto nel fornire la tecnologia per far funzionare servizi di abbonamento online. Il nostro obiettivo, come nel caso di tutti gli altri nostri prodotti, è raggiungere un audiance quanto più ampio e globale possibile. Desideriamo comunque evitare di preannunciare prodotti e al momento non abbiamo nulla da aggiungere“.