Il CEO di Google Sundar Pichai ha annunciato importanti riorganizzazioni interne, inclusa la creazione di un nuovo team chiamato “Platform and Devices”. Questo sarà gestito da Rick Osterloh, fino a poche ore fa SVP della divisione dispositivi e servizi, e si occuperà – tra le varie cose – dei prodotti Pixel, Chrome, ChromeOS e Android. Hiroshi Lockheimer, per anni responsabile di Android, Chrome e ChromeOS, si occuperò invece di altri progetti Google e Alphabet.
Perché questo importante cambiamento all’interno del colosso di Mountain View? A detta del sopracitato Osterloh, c’è un unico motivo: l’intelligenza artificiale. “Non è un segreto”, ha dichiarato il dirigente. “Penso che l’integrazione hardware/software/AI abbia già dimostrato come l’intelligenza artificiale possa trasformare totalmente l’esperienza dell’utente“, ha affermato.
Excited to take on this new challenge and accelerate AI innovation across the Android ecosystem, I look forward to working with @Cristianoamon and his team and increasing our strategic collaboration with @Qualcomm and @Snapdragon for Android, not just in mobile but across…
— Rick Osterloh (@rosterloh) April 18, 2024
Un esempio suggerito da Osterloh a David Pierce di The Verge riguarda le GPU. Negli ultimi anni Google ha investito tante risorse nei suoi prodotti Tensor per stare al passo con NVIDIA e altri, e lo ha fatto tenendo sempre in considerazione anche il software per cercare di ottenere il miglior risultato possibile in termini di ottimizzazione. Ora che i team hardware e software sono uniti e sono guidati da un unico leader e da un unico obiettivo, la strada non può che essere in discesa.
Ancora Osterloh ha sottolineato come Google ora possa muoversi ancora più velocemente per integrare l’intelligenza artificiale in tutti i suoi prodotti. Questa nuova fase contribuirà a migliorare anche Android come sistema operativo, e l’upgrade in salsa AI è già iniziato: il modello Gemini trova sempre più spazio e le feature degli ultimi anni “regalate” agli smartphone della gamma Pixel dimostrano giorno dopo giorno le loro potenzialità. E in futuro l’AI cambierà anche il modo in cui gli utenti utilizzeranno altri dispositivi, ovvero quelli basati su wearOS, Android Auto e Chrome OS.
Per quanto riguarda il futuro, secondo il dirigente il piano è quello di rendere tutto sempre più veloce. Si parla di aggiornare i dispositivi di Big G più spesso, man mano che vengono migliorati i modelli di intelligenza artificiale, ma anche di lanciare nuovi prodotti più velocemente, senza impantanarsi nella burocrazia.