La piattaforma di cloud gaming portata al debutto a novembre 2019 (vedere Google Stadia: debutta oggi la piattaforma gaming cloud, anche in Italia) era finora accessibile esclusivamente acquistando la cosiddetta Premiere Edition, un pacchetto che per 129 euro fornisce controller Stadia (basato su connettore USB Type-C), chiavetta HDMI Chromecast Ultra da collegarsi al televisore e 3 mesi di abbonamento Stadia Pro.
Da ieri, però, gli utenti italiani possessori di un account Google possono attivare gratuitamente 2 mesi di abbonamento Stadia Pro così da poter provare l’immediatezza della soluzione gaming dell’azienda di Mountain View che senza installare alcunché in locale (su dispositivi, TV e PC) permette di avviare alcuni tra i più famosi videogiochi.
Seguendo l’approccio introdotto da NVidia con GeForce Now, anche nel caso di Google Stadia tutte le elaborazioni vengono effettuate sul cloud, sui server della società fondata da Larry Page e Sergey Brin. Lato utente non serve quindi più un dispositivo dotato di una configurazione hardware particolarmente spinta per giocare online: basta soltanto l’app di Google Stadia o Google Chrome nel caso in cui si preferisse usare il PC desktop o portatile.
Se l’hardware del dispositivo client non è importante, è invece fondamentale disporre di una connessione di rete capace di offrire almeno 10 Mbps di banda in downstream. Si tratta del valore minimo consigliato da Google nella sua pagina di supporto per poter ricevere il flusso multimediale in streaming con risoluzione 1080p.
Per il momento, sulla scorta dell’emergenza COVID-19 in atto e per scongiurare la congestione della rete, Google ha deciso di limitare a 1080p la risoluzione per tutti coloro che in questi giorni e nelle prossime settimane utilizzeranno Stadia Pro. Non ci sarà quindi la possibilità, almeno temporaneamente, di passare alla risoluzione 4K (che comunque richiederà connessioni capaci di assicurare almeno 35 Mbps in downstream).
Lo speed test di Google Stadia consente di verificare le prestazioni della propria connessione Internet. Per maggiori informazioni e per approfondire, suggeriamo la lettura dell’articolo Speed test, verificare la velocità della connessione in modo rapido.
Come provare Google Stadia Pro per 2 mesi
Dicevamo che i possessori di un account utente Google possono provare subito Stadia Pro per un massimo di 2 mesi. La richiesta può essere avanzata a Google usando l’applicazione per Android o iOS oppure servendosi del browser web (cliccare su “Prova ora” in questa pagina).
La prova è valida appunto per 2 mesi dal momento dell’attivazione e l’abbonamento potrà essere disattivato in qualunque momento (fruendo comunque del servizio fino alla scadenza del periodo di prova). Google necessita però di conoscere uno strumento di pagamento per l’eventuale addebito dei 9,99 euro al mese alla scadenza della prova.
La gestione dell’abbonamento a Google Stadia, prova gratuita compresa, è effettuabile con il servizio Google Pay al quale si può abbinare ad esempio una carta di credito o il conto PayPal (oppure usare il saldo di Google Play).
Facendo riferimento alla pagina Abbonamenti e servizi di Google Pay e in particolare a questa pagina, si potrà eventualmente disattivare il servizio Stadia Pro in qualsiasi momento prima della scadenza della prova bimestrale così da evitare ogni successivo addebito (link Gestisci, Annulla abbonamento).
I giochi gratis avviabili con l’abbonamento di prova Stadia Pro sono i seguenti: Destiny 2 collezione completa, Grid, Gylt, SteamWorld Dig 2, SteamWorld Quest, Serious Sam collezione completa, Splitlings, Stacks on Stacks. Ad essi si aggiungono i titoli fruibili previo acquisto singolo.
Attenzione ai requisiti per usare Stadia gratis
Google Stadia Pro permette di giocare da diverse tipologie di dispositivi (vedere questa pagina per maggiori informazioni) anche se i requisiti potrebbero risultare piuttosto limitanti per alcuni utenti.
Il servizio di cloud gaming, infatti, è fruibile da parte di tutti gli utenti da PC desktop e notebook a patto di usare come browser Google Chrome: dopo l’attivazione del periodo di prova basterà visitare la pagina stadia.com per iniziare a giocare.
Lo streaming dei videogiochi verrà generalmente avviato da una finestra di Chrome aperta a tutto schermo: se si dovessero avere difficoltà, si potrà usare il tasto F11
per ridurla o la combinazione di tasti ALT+TAB
per passare a un’altra schermata. Da PC è possibile usare anche i tasti per interagire con i vari giochi: sono comunque supportati non solo il controller Stadia ma anche i controller DualShock 4, Xbox One, Xbox One Elite, Xbox Adaptive, Xbox 360 e Switch Pro.
Per quanto riguarda il gaming da smartphone, Stadia per adesso supporta ancora ben pochi dispositivi: Google Pixel 2, 2XL, 3, 3XL, 3a, 3a XL, 4, 4XL; Samsung S8, S8+, S8 Active, Note 8; Samsung S9, S9+, Note 9; Samsung S10, S10+, Note 10, Note 10+; Samsung S20, S20+, S20 Ultra; Asus ROG Phone, ROG Phone II; Razer Phone, Razer Phone II. Altri device saranno aggiunti in seguito come più volte confermato dai tecnici di Google. Sui dispositivi sottoposti a rooting si può eventualmente provare a forzare l’utilizzo di Stadia Pro anche su altri modelli di smartphone. La procedura è illustrata su XDA Developers e presuppone l’utilizzo di MagiskManager: si tratta comunque di una prassi assolutamente non supportata.
Sugli smartphone compatibili indicati in precedenza, è possibile connettere controller Stadia, DualShock 4, Xbox One, Xbox One Elite, Xbox Adaptive e Xbox 360.
Un’ulteriore alternativa è rappresentata dall’utilizzo della chiavetta Chomecast di Google collegabile con qualunque TV dotato di porta HDMI e USB. L’unica versione compatibile con Stadia, però, è Chromecast Ultra: tutti coloro che non posseggono tale modello della chiavetta HDMI sono tagliati fuori. Inoltre, Chromecast Ultra supporta unicamente il controller ufficiale Stadia.
Accedere a Stadia potrebbe non essere semplicissimo per tutti e allo stato attuale l’utilizzo di un tradizionale PC desktop o notebook potrebbe rivelarsi la soluzione migliore e più immediata per approfittare del periodo di prova.