Google, nel corso della “I/O Conference 2012“, organizzata al Moscone Center di San Francisco per il 27-29 giugno prossimi, potrebbe entrare nel mercato dell’hosting di applicazioni e macchine virtuali “in the cloud“. Il colosso di Mountain View dispone già dell’infrastruttura e della potenza di calcolo necessaria per avviare un simile servizio. Quale migliore occasione di un evento dedicato espressamente agli sviluppatori per presentare la sua nuova offerta e per lanciare il guanto di sfida a Microsoft ed Amazon?
Secondo le ultime indiscrezioni, Google sarebbe in procinto di svelare una piattaforma dai tratti distintivi simili a quelli che caratterizzano l’offerta EC2 di Amazon. EC2 (Elastic Compute Cloud) consente di eseguire le proprie applicazioni sfruttando la potenza di calcolo dei sistemi messi a disposizione dalla società attivissima nel settore del commercio elettronico: a fronte di una sorta di canone di abbonamento, è possibile avviare macchine virtuali – ciascuna con il software desiderato – ed effettuare elaborazioni anche molto onerose in termini di risorse macchina da impiegare.
Paladina dell'”approccio cloud”, Google pensa quindi di estendere la propria offerta facendo leva sull’esperienza maturata con la suite Docs (compreso il supporto dello speciale linguaggio di scripting che consente a qualunque utente di realizzare vere e proprie applicazioni; vedere l’articolo Google Docs: 450 nuove fonti, 60 modelli e script per tutti) e con il servizio per l’hosting dei file Drive (“Google Drive: ecco come funziona il servizio e come si usa il software di sincronizzazione“).
Stando alle prime valutazioni degli analisti, Google vorrebbe “attaccare” Microsoft facendo leva sulla sua comunità di sviluppatori enterprise, ad oggi una grande risorsa per la società di Steve Ballmer.