Google sigla un accordo rivoluzionario in progetto per catturare CO2

Google e Holocene insieme per filtrare la CO2 e stoccare la stessa in enormi depositi sotterranei: ecco l'avveniristico progetto.
Google sigla un accordo rivoluzionario in progetto per catturare CO2

Google ha appena stretto un accordo mirato a “catturare” l’inquinamento che causa il riscaldamento globale. Il colosso tecnologico ha siglato la partnership con Holocene, giovane startup che si impegnerà a raccogliere anidride carbonica per un prezzo che, visto il contesto, appare stracciato: 100 dollari per tonnellata di CO2. Giusto per capire quanto il costo sia contenuto, basti sapere che la concorrenza arriva a chiedere anche 600 dollari a tonnellata per lo stesso servizio.

Nonostante le emissioni di Google siano enormi, la compagnia sembra dunque iniziare a muoversi nella direzione giusta. La stessa co-fondatrice e CEO di Holocene, Anca Timofte, ha espresso quanto la strada da fare sia molta. Per Timofte “Google e altri partner devono sedersi al tavolo per supportare progetti come questo“.

Alla base della tecnologia proposta da Timofte vi è un sistema basato sulla chimica per filtrare CO2 dall’aria. Da tale idea, è nato il progetto Holocene nel 2022 che ha subito raccolto l’attenzione di diversi potenziali finanziatori. Tra di essi, per esempio, figura il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti (DOE), Xprize Carbon Removal di Elon Musk e la società di investimenti climatici Breakthrough Energy di Bill Gates.

Google in prima linea per contrastare la CO2 (ma anche nel produrla)

Il sistema proposto da Holocene mira a raccogliere l’anidride carbonica dall’aria, immagazzinando la stessa in serbatoi sotterranei. Un progetto che, anche grazie all’apporto di Google, potrebbe essere applicato su vasta scala.

Al momento Holocene può vantare un piccolo impianto a Knoxville, in Tennessee. Questo è utile per testare le potenzialità del filtraggio ma in termini di efficacia è ancora limitato, potendo catturare solo 10 tonnellate di CO2 all’anno. Secondo le stime della compagnia, il progetto portato a pieno ritmo sarà in grado di immagazzinare circa 100.000 tonnellate entro i primi anni del 2030.

Proprio il 2030 rappresenta un anno importante per Google, con l’obiettivo di diventare carbon neutral proprio entro quella data. Un traguardo che, almeno oggi, appare molto difficile da raggiungere. Il solo mantenimento dei data center relativi l’Intelligenza Artificiale hanno aumentato del 50% le emissioni di Google negli ultimi 5 anni. Un trend che, tra l’altro, non interessa solo la compagnia di Mountain View ma tutto l’emergente settore dell’IA.

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