Google ha annunciato che presto non supporterà più il formato di compressione video H.264 nel browser Chrome. Allorquando un utente dovesse visitare una pagina web che riproduce contenuti video utilizzando la nuova tag <video>
aggiunta nelle specifiche di HTML5, Chrome non mostrerà alcunché nel caso in cui dovesse essere impiegato il formato H.264.
D’ora in avanti, quindi, il colosso fondato da Larry Page e Sergey Brin si concentrerà esclusivamente su codec opensource e liberi dal versamento di qualsiasi “royalty“. WebM e Theora saranno quindi gli unici codec video ad essere “compatibili” con le future versioni di Chrome. Entrambi sono considerati da Google come validi esempi dei principi sui quali deve basarsi il web, che deve restare “aperto” ed il più possibile sgravato da brevetti e costi di licenza.
I piani di Google sono stati illustrati da Mike Jazayeri sul blog di Chromium (ved. questo post), browser opensource dal quale viene fatto derivare Chrome e che spesso funge da “laboratorio di idee”. Chromium non ha mai abbracciato il supporto di H.264 limitandosi a garantire compatibilità con WebM e Theora.
Dal momento che Google Chrome sta guadagnando – nel panorama dei browser web – una fetta di mercato sempre più ampia (secondo le più recente statistiche di NetApplications, il browser dell’azienda guidata da Eric Schmidt avrebbe ormai toccato la soglia del 10%, a livello mondiale; ved. questa notizia), la “defenestrazione” di H.264 non potrà non avere delle conseguenze. In primis, aumenterà “la pressione” sugli altri vendor – come Microsoft ed Apple – i quali dovrebbero implementare il codec WebM che Google ha distribuito come prodotto opensource già da metà dello scorso anno.
L'”epurazione” di H.264 è programmata per i prossimi mesi – forse già entro fine marzo -. Dal momento che Chrome supporta (tra l’altro, anche in modo diretto) la tecnologia Flash, gli sviluppatori di pagine web potrebbero decidere di continuare ad utilizzare ancora H.264 integrandolo all’interno di creatività prodotte in formato Flash piuttosto che ricodificarle in formato WebM.
WebM è un progetto varato da Google che propone un formato video libero e libero da “royalty“. Opensource, WebM si compone del codec video VP8, originariamente sviluppato da On2 Technologies (azienda acquisita da Google) e dal codec audio Vorbis (per maggiori informazioni, è possibile far riferimento a questi articoli).