Non è probabilmente lo scoop del secolo ma nei giorni scorsi, in concomitanza con il lancio dei nuovi smartphone Google Pixel 4, un inviato della BBC si era accorto che il nuovo sistema di sblocco facciale Face Unlock entrava in funzione anche mantenendo gli occhi chiusi. Un problema considerato non da poco perché una terza parte potrebbe sbloccare il telefono e accedere ai dati del legittimo proprietario quando questi, ad esempio, stesse dormendo o non fosse cosciente.
Proof, for those asking #madebygoogle #pixel4 pic.twitter.com/mBDJphVpfB
— Chris Fox (@thisisFoxx) October 15, 2019
Face Unlock utilizza un meccanismo basato sul machine learning per rilevare i tratti distintivi del volto riconoscendo correttamente il proprietario del Pixel 4. E in effetti il sistema funziona correttamente perché anche tenendo gli occhi chiusi il viso viene effettivamente identificato con successo.
Il fatto è che nelle scorse settimane, almeno stando agli screenshot di Android “rubati” da alcuni Pixel 4, era presente l’opzione “Richiedi che gli occhi siano aperti“: Google, insomma, era consapevole del fatto che Face Unlock avrebbe potuto consentire lo sblocco anche tenendo gli occhi chiusi.
Gli ingegneri di Google hanno confermato l’esistenza del problema e hanno aggiunto che sono al lavoro per risolverlo nel più breve tempo possibile. Al momento viene suggerito di utilizzare altri meccanismi di protezione: PIN, password o sequenze grafiche.
Nella breve nota di Google l’azienda aggiunge che la funzione per la verifica degli occhi chiusi è effettivamente in lavorazione e ribadisce il livello di sicurezza intrinseco di Face Unlock, soluzione che può essere utilizzata per l’autenticazione e per autorizzare pagamenti grazie anche al fatto che resiste ai tentativi di sblocco posti in essere utilizzando, per esempio, riproduzioni fotografiche e maschere.