I tecnici di Google sono voluti tornare sul tema degli algoritmi alla base del funzionamento del motore di ricerca “made-in-Mountain View“, sia per ciò che riguarda le operazioni di indicizzazione che per quelle connesse alla composizione delle SERP (search engine results page). Secondo quanto rivelato da Ben Gomes, uno degli esperti di Google, l’algoritmo del motore di ricerca sarebbe oggetto di circa 500 migliorie all’anno. Il motore di ricerca firmato Google è quindi in costante evoluzione e, nel corso del tempo, ha subìto un numero quasi incalcolabile d’interventi.
In un interessante video, alcuni tra i nomi più noti del colosso fondato da Page e Brin hanno messo a fuoco i principali interventi che sono stati applicati sul motore di ricerca, in un decennio, dalla sua nascita sino ai giorni nostri.
La sequenza filmata evidenzia quelle che sono considerate delle vere e proprie “pietre miliari”: in primis si parla dell’idea di “ricerca universale”. Si è capito che, diversamente dai primi anni di vita di Google, vi sono diverse tipologie d’informazione. Oltre alle pagine web, è sembrato opportuno introdurre delle suddivisioni consentendo, ad esempio, di effettuare ricerche mirate sulle notizie fresche, sulle immagini, sui contenuti video e così via. Successivamente l’idea è stata estesa ai libri, ai prodotti, alle mappe, alle località geografiche.
Google ha poi puntato molto sulle cosiddette “risposte veloci” ossia nelle informazioni che, in risposta ad una specifica interrogazione dell’utente, vengono mostrate in capo alla pagina dei risultati. Tra le “risposte veloci”, a seconda di quanto cercato, vi possono essere i risultati di una sfida calcistica, di un torneo di tennis, le condizioni meteo, gli orari di volo di una compagnia aerea e così via. Come spiega Gomes, però, l’intento è quello di rispondere automaticamente a domande sempre più complesse: digitando “data di nascita Giorgio Napolitano“, “la capitale dell’India“, “quando morì John Lennon“, gli utenti debbono poter ricevere, immediatamente, come primo elemento della SERP, la risposta al quesito.
Questo grafico evidenzia, in forma compatta, l’elenco degli interventi che sono stati apportati sul motore di ricerca di Google.
Per il futuro, Google non “si sbottona” granché: si limita a fare esclusivamente riferimento a tutte quelle tecnologie che consentiranno di individuare più rapidamente ciò che si sta cercando. L’ottimizzazione della ricerca basata su comandi vocali è uno degli aspetti sui quali i tecnici di Google intendono maggiormente concentrarsi: e con una sempre più ampia diffusione degli smartphone e delle connessioni Internet in mobilità, si tratta di un argomento certamente “molto caldo”.