Google consentirà a breve la registrazione di nomi a dominio. La società fondata da Larry Page e Sergey Brin sembra determinata a voler fare concorrenza ai registrar nazionali ed internazionali più famosi.
L’intento di Google è ovviamente quello di cavalcare l’interesse che si sta evidenziando per i nuovi domini di primo livello (Nuovi domini di primo livello: cosa sono e come si registrano) cercando, allo stesso tempo, di portare nuovi utenti sui suoi servizi.
Diventare a tutti gli effetti un registrar consentirà a Google di proporre con ancor più forza la propria offerta alle piccole e medie imprese che per larga parte ancora non dispongono di un sito web.
Per il momento, nonostante il colosso di Mountain View abbia tutte le carte in regola per farlo, Google ha preferito non proporre la possibilità di ospitare in proprio i siti web degli utenti. L’azienda statunitense ha per ora scelto di avviare una partnership con Wix, Weebly, Shopify e Squarespace, strumenti online che consentono di creare siti web senza metter mano al codice.
Il servizio per la registrazione ed il trasferimento di nomi a dominio si chiama Google Domains ed è per il momento riservato ai soli utenti in possesso di un invito. Chi, in questa fase sperimentale, volesse provare ad entrare in partita, può inoltrare gratuitamente una richiesta digitando un indirizzo e-mail valido in questa pagina.
Google si farà carico della registrazione del nome a dominio richiesto dall’utente ed utilizzerà, per la gestione DNS, come server autoritativi, i DNS della società statunitense.
Allo stato attuale su Google Domains non viene fatta menzione alcuna dei costi. L’azienda d’Oltreoceano spiega, tuttavia, che ogni utente potrà gestire fino a 100 alias per le caselle e-mail con la possibilità di inoltrare i messaggi in arrivo su altri account (ad esempio, @gmail.com).
Google permetterà anche di sfruttare (gratuitamente) un servizio che nasconde i dati personali di colui che registra il dominio. Effettuando una query WHOIS sul dominio, non si potranno leggere i dati reali del registrante ma solamente alcuni riferimenti inseriti da Google.
Nell’ambito del servizio Google Domains, la società del duo Page-Brin darà modo ad ogni utente di attivare fino a 100 domini di terzo livello, pare a titolo gratuito.
Attraverso un comodo pannello di amministrazione online, gli utenti potranno poi gestire tutti i record associati al dominio (A, AAAA, CNAME, MX, NS, PTR, SOA, SPF, SRV, TXT), aggiungere e gestire i server DNS autoritativi, configurare il parametro TTL (Time to live) ed attivare l’integrazione con Google App Engine e con le Google Apps.
Non è dato sapere quando il servizio di registrazione dei nomi a dominio appena presentato da Google sarà aperto a tutti.