Google ha annunciato di aver messo a punto una home page “alternativa” del motore di ricerca che fa uso della crittografia durante lo scambio dei dati tra il browser di ogni singolo utente ed i server dell’azienda. Nello specifico, anziché il “tradizionale” protocollo http, Google permette l’impiego di https che, com’è noto, consente di evitare che i dati in transito possano essere intercettati lungo il percorso grazie all’impiego di un livello crittografico implementato con un certificato SSL (ved. anche questa pagina).
Per avviare una ricerca utilizzando il protocollo https, è sufficiente digitare https://www.google.com
nella barra degli indirizzi del browser.
Il servizio è ancora in fase di “beta testing” ma consente di fidare su un maggior livello di sicurezza pagando lo scotto di tempi di risposta leggermente superiori rispetto alla versione http (che trasmette i dati in chiaro).
Evan Roseman, ingegnere software del colosso di Mountain View, ha precisato che la ricerca basata su SSL non è ancora in versione definitiva: non fornisce, ad esempio, i link che puntano ai servizi Google Immagini e Google Maps dal momento che essi non supportano ancora il protocollo https.
Mentre, nel caso di GMail, Google a gennaio ha giustamente attivato in modo predefinito l’impiego di https, l’uso del protocollo resta opzionale nel caso del motore di ricerca.
La possibilità di usare SSL, ricorda Roseman, impedisce che terzi possano eventualmente “spiare” le comunicazioni tra il browser ed i server della società: Google continuerà comunque a raccogliere dati sulle ricerche effettuate dagli utenti così come illustrato in questa pagina.