Google pronta alla più grande acquisizione di startup della sua storia?

Google è la possibile acquisizione di Wiz che potrebbe infrangere il record di acquisizione avvenuto con Motorola: ecco le potenziali cifre.
Google pronta alla più grande acquisizione di startup della sua storia?

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Google sarebbe in procinto di effettuare la più grande acquisizione di una startup mai effettuata in tutta la sua storia.

Stiamo parlando di Wiz, una compagnia impegnata nel contesto della sicurezza informatica aziendale su cloud che, allo stato attuale, ha partner prestigiosi come Oracle e Amazon. La cifra sul piatto, sempre stando alla testata giornalistica appena citata, sarebbe intorno ai 23 miliardi di dollari.

Se l’operazione andasse in porto, sarebbe di fatto l’acquisizione più costosa di sempre per Big G, visto che attualmente a detenere questo record è l’acquisto di Motorola Mobility avvenuta nel 2012. In quel caso, Google ha speso la metà della cifra che sarebbe destinata all’acquisizione di Wiz.

L’acquisizione della startup Wiz non è poi così sorprendente: ecco le intenzioni di Google

Wiz è una startup che lavora per la protezione delle infrastrutture cloud aziendali, consentendo alle imprese di individuare e rendere inoffensivi i rischi critici. Ma perché Google intende muoversi in questo senso?

Secondo molti, questa mossa della compagnia sarebbe dettato dai recenti casi che hanno coinvolto Microsoft, colosso tecnologico che si è dimostrato non all’altezza dei pericoli presenti oggi online. Ad aggiungere dettagli sulla potenziale acquisizione della startup è, come riportato dal New York Times, il capo di Google Cloud in persona, ovvero Thomas Kurian, sta spingendo fortemente verso l’acquisizione.

La mossa della compagnia di Mountain View, in questo specifico settore, non sarebbe la prima in assoluto. Nel 2022, infatti, Mandiant è stata acquisita, spendendo 5,4 miliardi di dollari, sempre nel contesto della cybersecurity.

Nonostante tutte queste premesse, secondo i giornalisti l’accordo non è stato ancora formalizzato. A pesare sulla firma da 23 miliardi di dollari sarebbe il governo americano e le regolamentazioni vigenti sul territorio statunitense. Google, così come Apple, è infatti alle prese con diverse grane che coinvolgono l’antitrust e il Dipartimento di Giustizia.

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