Google Prompt, autenticazione in due passaggi più semplice

Non passa quasi settimana in cui non venga annunciata la sottrazione di dati da qualche sito o servizio web.
Google Prompt, autenticazione in due passaggi più semplice

Non passa quasi settimana in cui non venga annunciata la sottrazione di dati da qualche sito o servizio web. In molti casi l’appropriazione indebita dei dati altrui da parte di criminali informatici è da ricollegasi all’utilizzo di password deboli o al “riutilizzo” delle medesime credenziali su più servizi online.

L’attivazione dell’autenticazione a due fattori aiuta a evitare qualunque rischio dal momento che l’accesso con username e password è affiancato con l’inserimento di un codice che, solitamente, viene inviato su un dispositivo di proprietà dell’utente (vedere anche Sicurezza account Google: come proteggersi dagli attacchi e Memorizzare password e gestirle in sicurezza).

Google Prompt, autenticazione in due passaggi più semplice
Pur continuando ad investire molto anche sullo standard FIDO (Accedere a Google, Gmail e Dropbox senza digitare password), Google ha appena presentato un sistema più semplice ma, allo stesso tempo, sicuro per accedere ai propri account.

Il nuovo meccanismo si chiama Google Prompt: è già integrato in Android ed è disponibile anche per iOS.

Google Prompt non fa altro che visualizzare, sul dispositivo mobile, una finestra di dialogo con le informazioni sul tentativo di accesso (città di provenienza e device impiegato). Due pulsanti – Sì o No – permetteranno di autorizzare o negare l’accesso.

Per utilizzare Google Prompt bisognerà comunque attivare l’autenticazione a due fattori accedendo al pannello di configurazione del proprio account (Accesso e sicurezza, Accesso a Google, Verifica in due passaggi).
Sarà quindi possibile indicare su quale dispositivo mobile si vuole usare Google Prompt per autorizzare (o negare) gli accessi.

La nuova funzionalità è attualmente in corso di distribuzione e sarà resa disponibile agli utenti di Android attraverso un aggiornamento dei Google Play Services. Su Apple iOS, invece, bisognerà installare l’app Google Search per poter accedere ad un analogo strumento.

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