Raggiunte ormai dimensioni colossali, Google sta da tempo interessandosi a progetti che non sono strettamente legati con il suo “core business“. Aveva destato notevole interesse, nei mesi scorsi, la notizia della fondazione – per espressa volontà di Larry Page – di Calico, azienda che ha come obiettivo primario quella di sviluppare soluzioni per estendere le prospettive di vita (Google sfida anche la morte e fonda Calico).
Oggi Google, attraverso una nota pubblicata sul suo blog ufficiale, spiega di aver messo a punto delle speciali lenti a contatto dotate di sensori in grado di rilevare costantemente il livello di glucosio nel sangue. La società costruita dal duo Page-Brin decide quindi di estendere le sue attività nel campo sanitario e medicale proponendo quella che si prefigura come una grande innovazione per migliorare lo stile di vita delle persone affette da diabete.
Purtroppo, una persona su 19 soffre di diabete. Durante l’intero arco della giornata, il diabetico è costretto a misurare ripetutamente la concentrazione di glucoso praticando un’agopuntura con un apparecchio in grado poi di effettuare il rilevamento.
Le lenti a contatto di Google, invece, integrano un sensore sottilissimo – con una sezione inferiore a quella di un capello – che ogni secondo porvvede a stabilire la concentrazione di glucosio esaminando le proprietà del liquido lacrimale.
Il sistema proposto da Google è sicuramente in grado di semplificare la vita al diabetico allertandolo solamente nei momenti in cui il livello di glucosio dovesse pericolosamente abbassarsi.
Certo, dovrà ancora trascorrere molto tempo perché le lenti a contatto di Google possano essere acquistate sul mercato. La società ha comunque precisato di aver già avviato un confronto con la FDA (Food and Drug Administration), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici.
Per il momento, Google ha preferito non fornire i dettagli tecnici circa l’alimentazione del sensore integrato nelle lenti e le modalità di scambio dei dati.