Qualche ora fa Google ha lanciato Gemini 2.0, un nuovo modello AI che promette un salto di qualità per gli utenti.
Sundar Pichai, CEO della compagnia, in fase di presentazione ha affermato come si stia parlando di un grande salto in avanti rispetto a quanto proposto finora da Gemini 1.0. Uno dei pilastri su cui poggia il nuovo modello è senza dubbio l’integrazione degli agenti. Stiamo parlando di sistemi AI capaci di ragionare, pianificare e ricordare fatti, lavorando in modo simile a un assistente umano.
Per capire le reali potenzialità della nuova AI basta considerare Gemini 2.0 Flash, la prima versione del nuovo modello. Nonostante si tratti di un prodotto ancora in fase embrionale, questo risulta già veloce il doppio rispetto a Gemini 1.5 Pro.
Gemini 2.0 e non solo: la sfida tra i modelli AI è sempre più serrata
Andando oltre alla velocità, si parla di un’AI migliore nella codifica, nella comprensione dei fatti e nella risoluzione di problemi matematici. Gemini 2.0 Flash può andare anche oltre, interagendo con il motore di ricerca di Google per trovare risposte alle query e non solo.
Per come presentato, Gemini 2.0 potrebbe rappresentare un passo fondamentale per il consolidamento di Google nel settore dell’AI. I professionisti del settore possono già mettere le mani su Gemini 2.0 Flash, attraverso AI Studio e Vertex AI. Per i comuni utenti, il rilascio al pubblico del modello AI è previsto per gennaio, con uno sviluppo prolungato nel corso dei prossimi mesi.
Come è facile intuire, la concorrenza non sta di certo con le mani in mano ed è impegnata a migliorare i rispettivi modelli AI.
OpenAI, per esempio, ha introdotto ChatGPT Canvas per la gioia dei programmatori, mentre Claude sta introducendo la possibilità di creare dei chatbot su misura, capaci di replicare un preciso stile di scrittura. La sfida tra i modelli AI si sta dunque rivelando a dir poco avvincente.