Definirlo un videogame è fuorviante. Cube, ultima creazione di Google, sembra infatti un’ottima promo – camuffata abilmente da gioioso passatempo – di Google Maps, il celebre servizio che consente di ricerca e la visualizzazione di mappe geografiche di buona parte del pianeta.
Il gioco, strutturato in 8 livelli, è stato ufficialmente pubblicato da Google quest’oggi sebbene fosse stato annunciato a gennaio e ne fosse stata promessa l’uscita entro il successivo mese di febbraio. Come “tabellone” di gioco Google Cube utilizza una ristretta porzione delle mappe stradali relative ad alcune tra le città più conosciute al mondo: Parigi, Londra, Tokyo, Las Vegas, New York, San Francisco. L’utente, controllando la propria palla da bowling attraverso il puntatore del mouse, deve toccare alcuni punti ben definiti della mappa prima di poter accedere al livello successivo. Quando comincia un nuovo livello scatta anche il cronometro; alla fine si ottiene il tempo complessivo della prova.
Simpatico il livello dedicato a Londra dove la biglia può servirsi della famosa metropolitana per spostarsi con maggior velocità da un punto ad un altro della capitale britannica.
Raggiungibile a questo indirizzo, Google Cube – oltre a proporsi come un vero e proprio “spot” per Google Maps (ad ogni passaggio viene presentata una delle funzionalità che contraddistinguono il servizio “made-in-Mountain View“) – vuole mostrare cosa è possibile fare rivolgendosi alla libreria WebGL, uno strumento utilizzabile dai programmatori che desiderino creare contenuti grafici 3D visualizzabili nel browser senza installare alcun componente addizionale.
I tecnici di Google – così come quelli di Mozilla – hanno già da tempo iniziato a spingere sulle WebGL (si veda, ad esempio, questa precedente notizia) rimarcando più volte quanto tale tecnologia possa essere utile per aprire il mondo del web alla terza dimensione. E se Mozilla, su questo specifico argomento, ha da sempre spalleggiato Google (ved. questa notizia), Microsoft si è per il momento schierata sull’altro versante della barricata valutando le librerie WebGL ancora immature e potenzialmente pericolose per la sicurezza del sistema (suggeriamo, a tal proposito, la lettura di questo articolo).
Con Cube, Google ha deciso di rompere gli indugi e di mostrare le potenzialità di WebGL al grande pubblico: il gioco funziona correttamente su Chrome così come su qualunque altro browser in grado di supportare le WebGL.
Com’è possibile notare, il cubo sul quale sono disegnate le mappe – oltre a ruotare – propone le rappresentazioni 3D di molti tra i più famosi monumenti ed edifici a livello mondiale. Utilizzando la parallasse e quindi modificando il punto d’osservazione, i vari modelli tridimensionali sembreranno spostarsi sullo sfondo. È il non banale risultato che è stato ottenuto dai tecnici di Google proprio ricorrendo alle WebGL. Lo stesso meccanismo che è stato adottato nel gioco Cube, si spiega, è stato introdotto anche in Google Maps (in particolare in MapsGL) e può essere immediatamente provato da tutti gli utenti. Migliaia di edifici 3D, in tutto il mondo, sono così resi in maniera estremamente più dettagliata rispetto a prima e sono più facilmente riconoscibili.
Il medesimo meccanismo è stato sfruttato per lanciare “photo tours“, un altro servizio costruito attorno a Google Maps che conduce rapidamente l’utente alla visualizzazione 3D di un monumento o di un famoso edificio partendo semplicemente da una sua foto:
Peccato che a Google Cube, almeno per il momento, manchi del tutto la dimensione “social”.