Il rilascio di Chrome 10 è arrivato ad appena un mese di distanza dalla pubblicazione della precedentente “major release“. I detrattori contestano la politica scelta da Google con lanci di nuove versioni estremamente ravvicinati. La release iniziale di Chrome, infatti, è stata distribuita nel mese di settembre 2008: in appena due anni e mezzo il browser firmato dal colosso di Mountain View ha raggiunto il “decimo traguardo”.
Altri apprezzano l’impostazione dell’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin che sembra voler tenere sempre vivo l’interesse attorno al suo prodotto sottolineando l’impegno con cui il browser viene costantemente sviluppato, migliorato ed aggiornato. Alla crescita di Chrome ha sicuramente giovato il “contest” aperto qualche tempo fa da Google: coloro che segnalano nuovi importanti bug (soprattutto in tema di sicurezza) vengono remunerati per il lavoro di ricerca svolto. Il programma “Security Bug Bounty” ha consentito a Google, a fronte del versamento di somme variabili, di mettere in sicurezza Chrome senza correre il rischio che i dettagli tecnici relativi a pericolose vulnerabilità venissero resi pubblici dai rispettivi scopritori (ved. quest’articolo).
Stando a quanto dichiarato da Jason Kersey, uno dei tecnici che seguono lo sviluppo del browser “made-in-Mountain View“, Chrome 10 integra una nuova sandbox per l'”esecuzione” delle creatività realizzate con tecnologia Flash. Tutti i file Flash elaborati dal plugin Flash Player (integrato in Chrome già da alcune release) opereranno entro un’apposita area isolata dal resto del browser e del sistema.
Numerose migliorie sarebbero state apportate anche al motore JavaScript V8 che utilizza una serie di ottimizzazioni volte a garantire una più spedita esecuzione del codice presente nelle pagine web. Secondo gli sviluppatori di Google, i benefici sarebbero tangibili soprattutto nel momento in cui ci si dovesse trovare a gestire applicazioni web facenti ampio uso di lunghe porzioni di codice JavaScript. E si mettono subito le mani avanti: l’esecuzione di script brevi, come quelli utilizzati dal benchmark SunSpider, non subirà benefici rilevanti. Per Tim Steele, ingegnere Google, le migliorie in termini di performance sarebbero comunque, complessivamente, nell’ordine del 66%.
Tra le altre novità di Chrome 10, spiccano la rinnovata pagina delle impostazioni del browser che adesso, tra l’altro, viene aperta sotto forma di normale scheda e non come finestra di dialogo. Un'”inedita” casella di ricerca consente di individuare immediatamente – con un approccio “as-fast-as-you-type” – le configurazioni d’interesse. Digitando, ad esempio, il termine Importa
, Chrome mostrerà immediatamente la funzionalità che consente di importare i dati conservati da altri browser web.
Ciascuna impostazione è richiamabile direttamente utilizzando l’URL speciale (chrome://
) mostrato nella barra degli indirizzi.
Completano la decima versione di Chrome, il supporto per le applicazioni web eseguite in background, l’accelerazione video basata sull’impiego delle risorse della GPU, l’abilitazione della funzionalità per la sincronizzazione delle password (parte di Chrome Sync).
La versione per Windows di Chrome 10 è scaricabile da questa scheda. Per il download delle versioni destinate a Linux e Mac OS X, è possibile fare riferimento a questa pagina.