La corsa alla digitalizzazione del mondo emerso non si ferma. In un segmento di mercato, quello delle mappe online, che sta diventando sempre più affollato ed entro il quale un sempre maggior numero di aziende (basti ricordare i servizi di Google, Microsoft, Apple e Nokia) si confrontano senza esclusione di colpi (un esempio è l’estromissione di Google Maps dal sistema operativo iOS 6 e la sua sostituazione con Apple Maps…), Google continua ad aggiornare parallelamente anche il già ricchissimo archivio fotografico di Street View tanto che oggi i tecnici della società di Mountain View hanno annunciato “lo sbarco” del servizio in Cile e Croazia.
Street View, integrato direttamente in Google Maps, consente di visitare virtualmente qualunque luogo del pianeta guidando per strade urbane ed extraurbane. Gran parte delle immagini panoramiche a 360 gradi sono state raccolte utilizzando autovetture dotate di una speciale apparecchiatura fotografica sebbene, nei luoghi più difficili da raggiungere, Google abbia usato anche tricicli e motoslitte (vedere Street View: con vetture e tricicli Google amplia la copertura e Google Street View va alle Olimpiadi).
L’archivio fotografico di Street View ha visto però oggi l’ingresso di un ampio insieme di foto digitali scattate sott’acqua, in un suggestivo ambiente qual è quello della barriera corallina. La visita virtuale, quindi, non si limita più alla superficie terrestre: senza bagnarsi i piedi si può visitare il mondo subacqueo di alcuni tra i più famosi siti d’interesse in Australia, Filippine ed Isole Hawaii.
La scoperta del mondo acquatico con Street View entra quindi immediatamente a far parte del progetto “Google World Wonders“, una guida virtuale che consente di visitare le più grandi meraviglie del mondo (vedere l’articolo Google World Wonders: una finestra sulle meraviglie): la pagina dedicata alla Grande Barriera Corallina campeggia ora nella home page dello speciale sito allestito dai tecnici di Google.