In procinto di lanciare il servizio “Street View” anche in Germania, i responsabili di Google hanno fornito qualche dato circa le richieste pervenute dai cittadini tedeschi che preferiscono non vedere rappresentati i loro immobili sul servizio online. Attraverso le parole di Andreas Türk, product manager per Street View sul mercato tedesco, Google ha spiegato di aver ricevuto poco meno di 245.000 richieste di rimozione, pari al 2,89% del numero totale di persone che in Germania posseggono un immobile. Circa due terzi delle richieste sono arrivate nel quartier generale di Google per mezzo dello strumento online varato lo scorso mese di agosto. I portavoce dell’azienda hanno comunque precisato che Google darà seguito anche a tutte le richieste pervenute mediante altri canali (e-mail e posta ordinaria).
Google sembra così voler dimostrare come le persone, generalmente, non ritengano il servizio Street View una minaccia per la loro privacy.
La società resta comunque nel mirino delle principali autorità che tutelano la privacy degli utenti non tanto per la pubblicazione delle immagini a 360° che ritraggono viali cittadini e strade extraurbane quanto per l’attività di “monitoraggio” delle reti wireless trovate lungo il cammino delle “Google cars“.
La vicenda è ormai nota (ved. questo articolo) ed è stata definita, dallo stesso CEO di Google – Eric Schmidt – un vero “pasticcio”.
La Spagna ha recentemente avviato un’investigazione nei confronti del colosso di Mountain View a proposito dello “sniffing” dei dati in transito su reti Wi-Fi “aperte”. Analoghi provvedimenti sono stati messo in campo dalla Corea del Sud, dalla Germania e dall’Italia. Il Garante privacy italiano si è recentemente espresso sul tema (ved. questa pagina) precisando di aver inoltrato gli atti alla magistratura.