Google Pixel 9: finalmente il sensore d'impronte digitali a ultrasuoni

Sblocco più veloce, sicuro e affidabile: Google Pixel 9 avrà un sensore d'impronte digitale a ultrasuoni.
Google Pixel 9: finalmente il sensore d'impronte digitali a ultrasuoni

Fin dal primo modello (2016), gli smartphone della gamma Pixel di Google hanno riscosso un certo successo tra gli utenti Android. E questo nonostante alcuni difetti di un certo rilievo poi risolti negli anni, come le cornici spesse e asimmetriche o la velocità di ricarica estremamente lenta. Restando in tema, la serie Pixel 9 risolverà un altro dei problemi noti.

Google Pixel 9 con sensore d’impronte digitali a ultrasuoni

Un problema di lunga data dei Pixel è quello che porta con sé il sensore d’impronte digitali sotto al display, lento (rispetto alla concorrenza) e a volte inaffidabile. Ebbene, in base ad una fonte di Android Authority, Big G prevede di utilizzare uno scanner di impronte digitali a ultrasuoni sugli smartphone della gamma Pixel 9, la cui presentazione è fissata per questo agosto.

Google è passata al sensore under-display con il Pixel 6, abbandonando così quello “tradizionale” posizionato sulla scocca posteriore dei dispositivi. Questo upgrade però non è stato un grande successo, con gli utenti che hanno fin da subito segnalato problemi con la velocità di sblocco e l’affidabilità della scansione. Con aggiornamenti OTA e i Pixel delle successive generazioni la situazione è certamente migliorata, ma il giudizio, per molti, resta ancora negativo.

Google Pixel 9 Pro azzurro immagini render 1

Ma di chi è la colpa? Ovviamente del sensore ottico (prodotto da Goodix), più lento, meno preciso e anche più sensibile all’umidità e allo sporco (sul display e/o sul dito) rispetto a quello ad ultrasuoni. Proprio per questo motivo, il colosso di Mountain View avrebbe deciso di optare per uno scanner a ultrasuoni. Secondo le indiscrezioni dell’ultima ora, dovrebbe trattarsi dell’unità 3D Sonic Gen 2 (QFS4008) di Qualcomm, già impiegata da Samsung sul suo Galaxy S24 Ultra.

Questo sensore è stato introdotto nel 2021 e ha una superficie di 8×8 millimetri. Rispetto al modello di prima generazione (4×9 mm), la superficie è più ampia del 77% e quindi consente un posizionamento più semplice del dito durante l’acquisizione dei dati biometrici.

Ma perché, nonostante questo “difetto” sia ben noto da tempo, Google ha deciso di utilizzare un sensore ultrasonico solo ora? Una risposta al momento non c’è, e probabilmente non verrà fornita nemmeno durante l’evento di agosto. In ogni caso, “meglio tardi che mai“.

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