Google Password Manager permette la condivisione con un partner

Ecco la nuova funzione di condivisione su Google Password Manager: come funziona e perché può rendere molto comodo questo strumento.
Google Password Manager permette la condivisione con un partner

Se in passato, attraverso alcuni leak, era stata diffusa la voce dell’implementazione della condivisione delle parole d’accesso con Google Password Manager, tutto ciò è finalmente diventato realtà.

Google, infatti, ha annunciato che questa nuova funzione sarà disponibile con l’aggiornamento di Google Play Services di maggio 2024 (v24.20). Come confermato dall’azienda, inoltre, la condivisione non è possibile con chiunque abbia un account Google, ma solo con persone che rientrano nel gruppo familiare.

Come viene spiegato nella pagina di supporto, questa nuova funzione permette una condivisione sicura con partner e altri membri della famiglia. Ogni singola parola d’accesso condivisa, viene automaticamente copiata sul Password Manager dell’altro membro della famiglia, il tutto con la massima sicurezza.

Google Password Manager comodo ma sicuro: ecco come viene sviluppato questo strumento

Per rendere meglio l’idea di come questa implementazione può risultare utile in diversi contesti, Google ha voluto proporre ai suoi utenti delle applicazioni pratiche della condivisione delle password.

Nel contesto scolastico, per esempio, può risultare utile per mantenere in contatto genitori e figli. In un contesto familiare, poi, questa funzione potrebbe essere utile per l’accesso a servizi di streaming e VPN da parte di più membri. La funzionalità sta apparendo giusto in queste ore sugli smartphone Android e, presumibilmente, sarà presto disponibile anche su desktop.

La condivisione di password tra account Google della stessa famiglia è una grande comodità che, a quanto pare, non dovrebbe in alcun modo minare la sicurezza delle parole d’accesso conservate.

Google, infatti, sta lavorando su diversi aspetti per rendere il proprio gestore di password il più sicuro possibile, spaziando dal riconoscimento facciale alle impronte digitali per rendere questo sistema a prova di intromissioni esterne.

Di fatto, con questo approccio, l’azienda di Mountain View mira a diventare effettivamente competitiva rispetto ai tanti strumenti di terze parti proposte sul mercato.

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