Nel giorno in cui si celebra il venticinquesimo compleanno di Google, a parlare di Big G e del suo motore di ricerca è… Eddy Cue! Il Senior Vice President dei servizi Apple ha infatti testimoniato nel procedimento antitrust negli USA che vede protagonista proprio il colosso di Mountain View. In particolare, i riflettori sono stati puntati sulla scelta di Ricerca Google come impostazione predefinita su iPhone, iPad e Mac in base ad un accordo stretto nel “lontano” 2002.
Google Search come motore di ricerca predefinito sui dispostivi Apple: la motivazione ufficiale
Della partnership tra i due giganti della tecnologia non sono noti tutti i dettagli, come l’importo esatto che Google versa nelle casse di Apple ogni anno (ma si ragiona in termini di miliardi di dollari). Al dirigente dell’azienda di Cupertino è stato chiesto il perché della scelta di Google come motore di ricerca predefinito e Cue, senza girarci troppo intorno, ha risposto che al tempo non c’erano alternative valide e che la situazione oggi non è cambiata.
«Abbiamo scelto Google come motore di ricerca predefinito perché abbiamo sempre pensato che fosse il migliore», ha dichiarato Cue. «Scegliamo il migliore permettendo agli utenti di cambiarlo facilmente».
La risposta del dirigente d’azienda sembra abbastanza chiara e trasparente, ma chi sta portando avanti le indagini si presume voglia scoprire se c’è altro da sapere a riguardo. Se ad esempio Apple abbia scelto liberamente o se Google abbia messo sul piatto una somma extra per garantirsi il primo posto nella lista, frenando però in questo modo lo sviluppo di soluzioni alternative a Google Search.
Cue ha dichiarato il vero sulla possibilità di scegliere un motore di ricerca diverso, ma la procedura non è così immediata. O meglio, non è così semplice per quegli utenti che hanno poca dimestichezza con iOS e gli altri sistemi operativi made-in-Cupertino: per cambiare il motore di ricerca di Safari bisogna infatti passare per l’app di sistema Impostazioni, una cosa non particolarmente intuitiva.