Presentato per la prima volta nel 2005, Google Maps è indiscutibilmente uno dei servizi più utilizzati al mondo. Da allora lo strumento è diventato sempre più ricco di funzionalità con l’aggiunta di nuove caratteristiche, spesso davvero molto utili. Si pensi ad esempio all’integrazione con Street View, alla Live View che grazie alla realtà aumentata mostra il percorso da seguire a piedi sovrapposto alle immagini del mondo reale, alle informazioni sul traffico in tempo reale, alla Visualizzazione Immersiva disponibile in alcune città selezionate e così via.
La Timeline Google Maps tiene traccia di tutti gli spostamenti nel corso del tempo, con la possibilità di verificare i percorsi battuti, le località, i ristoranti, gli hotel e in generale gli esercizi commerciali visitati. In un altro articolo abbiamo presentato una guida alle funzioni nascoste di Google Maps.
Icone mostrate su Google Maps: quanta confusione!
Google Maps detiene l’80% del mercato mobile ma nonostante l’integrazione di un sempre maggior numero di funzionalità, ultimamente regna un po’ di confusione tra i contenuti mostrati sulle mappe.
L’applicazione di Google mostra una serie di pin o segnaposto sulle mappe. I pin vengono spesso utilizzati per contrassegnare luoghi di interesse come ristoranti, hotel, negozi, attrazioni turistiche, ospedali, stazioni di servizio e molto altro. Possono anche essere utilizzati per segnalare punti di incontro, eventi, indirizzi specifici o altre informazioni importanti sulla mappa.
Quando si utilizza Google Maps per cercare un luogo o ottenere indicazioni stradali, i pin vengono utilizzati per mostrare i risultati della ricerca o luoghi di particolare utilità. Inoltre, gli utenti possono anche aggiungere segnaposto sulle mappe Google Maps per contrassegnare i luoghi di loro interesse o per condividere informazioni con altre persone.
Le icone Google Maps che hanno la forma di una goccia rovesciata sono le più comuni e vengono generalmente utilizzate per contrassegnare:
- strutture del mondo della ristorazione (ristoranti, bar…): sono di colore arancione
- strutture ricettive: sono di colore rosa
- punti d’interesse: sono di colore azzurro
- ospedali e strutture sanitarie: sono di colore rosso
- monumenti, poli accademici, chiese: sono di colore grigio
- giardini, parchi, boschi, aree verdi, spiagge…: sono di colore verde
- supermercati, centri commerciali, negozi: sono di colore blu con un’icona “ad hoc”
- il punto di destinazione di un tragitto o un segnaposto inserito dall’utente (colore rosso vivo)
Le icone quadrate in Google come segnaposto: sono i pin pubblicitari
Google è, prima di tutto, un’azienda che fonda il suo core business sugli introiti derivanti dalla raccolta pubblicitaria. Ecco quindi che sulle mappe Google Maps appaiono spesso segnaposto sotto forma di icona quadrata. I pin quadrati compaiono perché la corrispondente attività ha pagato Google per comparire in evidenza nell’area visualizzata da ogni utente.
Ci sono segnaposto quadrati per qualunque tipo di attività commerciale: non solo ristoranti e hotel ma anche strutture di qualunque genere. In corrispondenza di ciascuna di esse figurano anche un invito o uno “slogan” che occupano una discreta porzione di spazio sul display.
I pin fotografici di Google Maps: cosa sono
Più o meno da novembre 2022, Google ha introdotto in Maps i segnaposto fotografici che contengono al loro interno una miniatura di un’immagine che rappresenta il luogo o l’attività commerciale cui il pin si riferisce. Nella versione italiana di Google Maps i pin fotografici sembrano mostrare essenzialmente punti d’interesse, luoghi importanti e attrazioni turistiche.
Come sta avvenendo in altri Paesi, tuttavia, nulla toglie che il pin fotografico compaia per un’attività che non ha propriamente un interesse storico, culturale o, in generale, turistico. Sotto al pin, di solito, compare un’indicazione sul fatto che il luogo sia più o meno affollato oppure una sua breve descrizione. A questo proposito, la casella di ricerca di Google Maps può essere utilizzata in modo intelligente: l’applicazione dell’azienda di Mountain View tiene infatti in grande considerazione i commenti degli utenti. Così, descrivendo nel dettaglio ciò che si cerca, si può limitare il numero dei risultati pertinenti mostrati sulla mappa.
Google non chiarisce esplicitamente come vengono selezionati i luoghi e le attività meritevoli di essere contrassegnati con un pin fotografico. Inoltre, può capitare che – a dispetto dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale e delle altre soluzioni avanzate di casa Google – per una certa attività compaia una foto che ha poca attinenza con la stessa.
Con tutte queste icone, i nomi delle strade tendono a scomparire
Può accadere, in molti casi, che per via delle tante icone mostrate sulle mappe Google Maps il nome di qualche strada tenda a sparire. E non importa se si porta all’estremo il livello dello zoom: il nome non compare comunque. Semplicemente, sulla via di proprio interesse non viene sovrapposta alcuna indicazione.
Come soluzione temporanea, di solito è possibile toccare su un pin di un’attività posto nelle vicinanze, ad esempio nella strada parallela. In risposta a quest’operazione, Google Maps inizia a fornire indicazioni topografiche aggiuntive e il nome della strada, precedentemente illeggibile, fa finalmente mostra di sé nella posizione in cui dovrebbe stare.
Tante icone segnaposto in Google Maps rendono meno leggibile il contenuto delle mappe
Inutile dire che le tante icone segnaposto spuntate come funghi in Google Maps sono causa di una certa confusione nell’applicazione. Tanto che le informazioni più utili tendono a nascondersi diventando meno leggibili. Oggi, ad esempio, non è possibile scegliere quali pin nascondere sulla mappa per ridurre il numero di informazioni inutili.
Google Maps sembra avere l’ossessione di mostrare quanti più hotel, bar e attrazioni possibili sulla mappa. Google conosce l’indirizzo di casa di molti utenti perché spesso viene indicato nell’apposita sezione dell’applicazione. Abbiamo visto anche come navigare verso casa e al lavoro ottenendo informazioni sul traffico in tempo reale. E allora, perché mostrare hotel e altre strutture ricettive nella città in cui si vive? Allo stesso modo, perché mostrare discoteche e pub a soggetti ormai con i capelli bianchi o che si alzano presto per andare al lavoro?
In questo senso c’è ancora tanto lavoro da fare per migliorare il comportamento e le possibilità di personalizzazione assicurate da Google Maps.