Un’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) è un’IA avanzata che ha la capacità di comprendere, apprendere e applicare conoscenze in una vasta gamma di compiti, in modo simile a un essere umano. A differenza dell’IA tradizionale, che è progettata per svolgere compiti specifici e limitati, l’AGI è concepita per avere comprensione e abilità generalizzate.
Elon Musk sosteneva che già il modello generativo GPT-4 di OpenAI può essere considerato un’AGI. In realtà, un’AI di questo tipo dovrebbe essere versatile ed adattabile, dovrebbe assicurare una piena comprensione contestuale, interpretando sfumature e sottigliezze, essere creativa e interagire con gli essere umani in modo più naturale e intuitivo.
In realtà le moderne intelligenze artificiali non pensano: le loro elaborazioni sono alimentate da “ricette” matematico-probabilistiche, sviluppate a valle di una lunga e costosa fase di addestramento. Non c’è vera “comprensione” del testo o del contesto: i modelli di oggi si basano su sofisticate manipolazioni di rappresentazioni numeriche.
In un altro articolo ci siamo chiesti, come tanti, se e quando l’intelligenza artificiale supererà quella umana, cercando di offrire alcune risposte sensate.
Le intelligenze artificiali di oggi non superano l’intelligenza di un gatto secondo Google DeepMind
Durante una discussione pubblica con l’ex Primo Ministro britannico Tony Blair, Demis Hassabis, co-fondatore e CEO di Google DeepMind, ha fatto un sorprendente paragone tra l’intelligenza degli attuali modelli e quella dei gatti domestici. “Non siamo ancora arrivati all’intelligenza dei gatti come sistema generale“, ha affermato Hassabis, rispondendo a una domanda sui progressi compiuti verso lo sviluppo di un’AGI.
Hassabis ha sottolineato che si sta occupando in prima persona proprio di AGI. Ha aggiunto che sebbene un’IA moderna sia in grado di produrre testi, creare immagini o musica in modo convincente, un normale gatto domestico possiede una forma di intelligenza generale che attualmente supera quella di tutti i sistemi IA che conosciamo.
In alcuni ambiti, come il gioco, l’IA ha già superato le capacità umane. Al momento, però, “siamo ben lontani dall’intelligenza a livello umano in tutti i campi“, afferma Hassabis.
L’intelligenza artificiale rappresenta una nuova rivoluzione industriale
Il numero uno di Google DeepMind ha descritto la sua visione ottimistica sul potenziale dell’IA nella trasformazione delle nostre vite, paragonandone l’impatto a quello della Rivoluzione Industriale, alla scoperta dell’elettricità o, ancora prima, del fuoco. Secondo Hassabis, le IA più evolute rivestiranno un ruolo cruciale nell’accelerare la scoperta scientifica in settori come l’energia, la scienza dei materiali, la sanità, il clima e la matematica. Già oggi, giorno dopo giorno, emergono casi concreti ed emblematici.
Project Astra: un passo verso l’intelligenza universale
Nel corso del suo intervento, il CEO di DeepMind ha menzionato un progetto chiamato Project Astra sul quale sta attivamente lavorando la sua azienda.
Il progetto mira a superare le limitazioni degli attuali migliori chatbot, come ChatGPT e Google Gemini, offrendo un “agente IA universale”, con una maggiore consapevolezza della situazione, dell’ambiente, delle preferenze e della storia dell’utente. L’obiettivo di Project Astra è quello di creare un’intelligenza artificiale che possa rivelarsi realmente utile nella vita quotidiana.
L’AGI resta comunque un obiettivo molto lontano. Il cervello umano sa progredire e migliorare le sue abilità attraverso le esperienze di vita, l’apprendimento versatile, l’osservazione e il ragionamento indipendente. Le intelligenze artificiali, così come sono pensate oggigiorno, presuppongono percorsi di apprendimento rigidi, dimostrando evidenti difficoltà ad adattarsi a scenari mai visti nei dati di apprendimento.
Credit immagine in apertura: Copilot Designer