Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, Google ha lanciato, in via ufficiale, “Keep”, un nuovo strumento che, sostanzialmente, rappresenta l’evoluzione del vecchio bloc notes (vedere il precedente articolo Google Keep: nuovo servizio per prendere appunti?).
Google Keep aveva già fatto timidamente capolino sul servizio Drive per poi essere frettolosamente disattivato: evidentemente, la pubblicazione del nuovo strumento non era stata ancora autorizzata dai vertici aziendali oppure è avvenuta per un mero errore.
Ad ogni modo, Keep diventa oggi fruibile da parte di tutti coloro che siano in possesso di un account Google, compresi quindi gli utenti italiani. Il servizio consente di prendere appunti tramite note, elenchi e foto; trascrivere automaticamente le note vocali; utilizzare i widget della schermata Home per un accesso rapido; assegnare colori diversi alle note per trovarle più facilmente; far scorrere le note per archiviarle quando non servono più; trasformare le note in elenchi aggiungendo delle caselle di controllo; utilizzare le note ovunque, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova.
Google Keep cavalca quella stessa idea di convergenza che ha decretato il successo dei servizi online del colosso di Mountain View: le note prodotte sui terminali mobili sono direttamente accessibili dai sistemi desktop e viceversa. Sfruttando le tecnologie di riconoscimento vocale già parte integrante di altri servizi ed applicazioni di Google (ricordiamo, ad esempio, Google Search, il nuovo assistente digitale Google Now, l’applicazione che permette di tradurre, in tempo reale, intere frasi da una lingua all’altra,…), Keep consente di dettare al telefono Android il contenuto di una nota e di memorizzare il tutto sotto forma di testo a scorrere, senza digitare nulla sul display touch.
Propostosi, sin da subito, evidentemente, come un rivale di Evernote, Google Keep deve comunque ancora compiere un po´ di strada. Manca infatti la possibilità di proteggere il contenuto delle note e di organizzarle in modo più complesso ma, allo stesso tempo, efficace. Va poi evidenziato come, purtroppo, l’applicazione per dispositivi mobili (prelevabile da qui) sia compatibile solo con Android 4.0.3 e versioni successive.
Su Google Drive il link per accedere a Keep è ancora assente ma, come puntualizzato dai portavoce della società, verrà inserito nel corso delle prossime settimane. Per il momento, chi volesse provare Keep, può collegarsi con questa pagina.