Sappiamo bene che Google non è riuscita a “sfondare” sul versante della messaggistica istantanea con una sua soluzione. L’azienda di Mountain View sta da tempo provando a spingere l’acceleratore su una soluzione interoperabile qual è RCS (Rich Communication Services).
L’app Google Messaggi usa RCS per inviare, ricevere e gestire contenuti che non siano solamente testuali ma anche immagini, video e in generale elementi multimediali.
I messaggi RCS possono essere gestiti a livello di rete dai singoli operatori di telefonia mobile e sono direttamente supportati dai server Google: in questo modo, anche se la rete sottostante non ne permettesse la gestione, essi possono comunque giungere a destinazione. Con il protocollo RCS, l’app Google Messaggi ha abbracciato anche la crittografia end-to-end.
Attivando Funzionalità di chat nelle impostazioni di Google Messaggi è possibile inviare i messaggi RCS tramite WiFi e dati mobili anziché attraversi i più tradizionali SMS e MMS.
Google spiega come attivare le funzionalità di chat in Messaggi.
Adesso Google ha allestito la pagina It’s time for Apple to fix texting: letteralmente “è ora che Apple aggiusti la messaggistica“.
Scrive Google: “Apple si rifiuta di adottare i moderni standard di messaggistica quando le persone con iPhone e telefoni Android si mandano messaggi” reciprocamente.
Attualmente Apple utilizza SMS e MMS per comunicare con i dispositivi Android tramite l’app Messaggi integrata sugli iPhone. L’obiettivo di Google è invece quello di persuadere la Mela ad abbracciare lo standard RCS.
Sono infatti oltre 500 milioni gli utenti Android che hanno scelto RCS grazie all’app Google Messaggi: il dato statistico arriva da una dichiarazione ufficiale resa dai responsabili della multinazionale statunitense in occasione dell’evento Google I/O 2022.
Sull’account Twitter di Android sono stati pubblicati ulteriori messaggi per ribadire il concetto ed esortare Apple all’azione.
Se Apple supportasse RCS, i messaggi scambiati tra possessori di iPhone e dispositivi Android supporterebbero molte funzionalità più avanzate come la condivisione di file multimediali di grandi dimensioni, le conferme di lettura, gli indicatori di digitazione e l’invio di messaggi tramite WiFi. Per Google la questione è gettare ponti tra piattaforme diverse semplificando l’esperienza d’uso e il livello di soddisfazione dell’utenza.