Dopo aver rinnovato il suo sistema operativo Wear OS, destinato ai dispositivi indossabili (Google ridisegna Wear OS: interfaccia più semplice e accesso alle informazioni migliorato), Google vuole fare il suo ingresso in grande stile nel mercato degli smartwatch.
L’azienda di Mountain View ha infatti confermato di aver investito 40 milioni di dollari per l’acquisto di una parte della proprietà intellettuale di Fossil Group, realtà statunitense produttrice di orologi e oggetti di design per la moda (presenta i suoi prodotti non soltanto con il marchio Fossil ma anche come Zodiac e realizza accessori in serie limitata per molteplici brand tra cui anche Armani).
Come altre aziende del settore, anche Fossil ha fatto importanti investimenti sullo sviluppo di smartwatch innovativi – essenzialmente “ibridi” – presentandosi con alcuni modelli certamente interessanti, realizzati grazie alla collaborazione con Intel.
Il lavoro svolto da Fossil ha raccolto l’immediato interesse di Google che ha ritenuto opportuno accaparrarsi una serie di brevetti valutati essenziali per lo sviluppo dei suoi nuovi smartwatch.
Le due aziende non hanno chiarito a che cosa si riferisca la proprietà intellettuale acquistata da Google ma è lecito ipotizzare che si tratti di meccanismi legati alla realizzazione di smartwatch ibridi più evoluti rispetto a quelli attuali.
Stacey Burr, vice presidente della divisione Wear OS di Google, si è limitato a puntualizzare che l’accordo ha come fine quello di estendere l’ecosistema Wear OS e mettere nelle mani dei produttori – e successivamente degli utenti finali – nuove e innovative tecnologie.
Burr non ha chiarito se e quando Google ha in programma di commercializzare i suoi smartwatch.