Confermando le indiscrezioni dei giorni scorsi (Google potrebbe acquisire HTC per dotarsi di stabilimenti per produrre i suoi smartphone), HTC ha annunciato che Google investirà 1,1 miliardi di dollari sulla società.
Non si tratta quindi di un’acquisizione dell’azienda taiwanese quanto, piuttosto, di una collaborazione che garantirà a Google diversi privilegi.
In primis, Google potrà utilizzare liberamente – seppur in maniera non esclusiva – la proprietà intellettuale di HTC. Circa 2.000 tecnici HTC, poi, entreranno a far parte di Alphabet: si tratta di personale che già fino ad oggi si era occupato della realizzazione dei nuovi smartphone Google Pixel.
L’accordo è ormai già concluso anche se le ultime formalità saranno definite entro i primi mesi del 2018.
Per HTC, da tempo in difficoltà, si tratta di un’importante iniezione di denaro e, allo stesso tempo, il trasferimento di buona parte dei dipendenti a Google è una novità rilevante che consentirà di tagliare i costi in maniera incisiva.
La manovra di Google non può essere derubricata a una sorta di “Motorola 2” (l’azienda fu acquisita da Lenovo dopo l’impatto negativo sulle casse della società di Larry Page e Sergey Brin): l’investimento su HTC è piuttosto una mossa strategica che consentirà a Google di diventare – essa stessa – un produttore hardware.