La sicurezza è uno dei principali temi al giorno d’oggi quando si tratta del web e Google intende rispettare il trend. La grande azienda americana infatti ha aggiornato il sistema di autenticazione a due fattori meglio conosciuto anche con la sigla 2FA. La conferma di accesso mediante Google Prompt da ora in poi richiederà anche il riconoscimento biometrico (impronta o riconoscimento facciale) o il PIN. Non basterà dunque il classico tap sulla voce “Sì, sono io“.
Un livello di sicurezza in più senza sacrificare la velocità
L’interfaccia di questa nuova autenticazione appare simile a quella già utilizzata per altre misure di sicurezza su Android. Durante la verifica con impronta, volto o PIN, rimarranno visibili sullo sfondo informazioni chiave come:
- Il dispositivo da cui è stato effettuato il tentativo di accesso;
- La posizione approssimativa dell’accesso;
- L’orario della richiesta.
Prima di questo aggiornamento, la verifica tramite Google Prompt avveniva semplicemente selezionando un numero mostrato sullo schermo o confermando con un tap. Con questa modifica, il processo richiede un passaggio in più, ma senza impattare eccessivamente sulla rapidità dell’operazione.
Una protezione extra contro accessi non autorizzati
L’integrazione dell’autenticazione biometrica in Google Prompt segue la strada già intrapresa con Google Wallet, che nel 2024 ha reso obbligatoria la verifica con impronta o PIN per completare una transazione. Il nuovo sistema riduce il rischio di accessi non autorizzati, aggiungendo una barriera in più per chi tenta di violare un account.
Disponibilità e compatibilità
Questa nuova misura di sicurezza è stata individuata nella versione 25.02.34 di Google Play Services su Android. Per quanto riguarda iPhone e iPad, invece, il funzionamento del Google Prompt è gestito direttamente dalle app Google o Gmail, e al momento non si segnalano cambiamenti simili per i dispositivi iOS.
Da sottolineare che questa modifica non sostituisce altre opzioni di autenticazione a due fattori, come le passkey, le chiavi di sicurezza fisiche o le app di autenticazione. Gli utenti possono continuare a scegliere il metodo che preferiscono per proteggere il proprio account.