Indiscrezioni confermate. Durante l’edizione di quest’anno di Google I/O, i tecnici del colosso fondato da Larry Page e Sergey Brin hanno tolto il velo da Android Auto, piattaforma che mira a rivoluzionare il mercato dei sistemi di infotainment per le autovetture.
Diversamente da quanto suggerito dalle “voci di corridoio”, la soluzione proposta da Google non si chiama Auto Link (Google: in arrivo Auto Link, rivale di Apple CarPlay?) ma la sostanza, comunque, non cambia.
I responsabili di Google hanno dipinto Android Auto come un sistema innovativo, in grado di reagire al contesto ed offrire le informazioni che l’utente si aspetta, al momento giusto. Il software è ottimizzato per rispondere al meglio ai comandi vocali in modo da non dover mai staccare le mani dal volante.
Com’era facile prevedere, Android Auto attingerà a piene mani a Google Now, l’assistente digitale che molti utenti Android hanno già avuto modo di conoscere. Impartendo una serie di istruzioni ad Android Auto, sarà quindi possibile accedere rapidamente alle mappe di Google Maps (ed al suo navigatore), inviare e ricevere messaggi testuali, eseguire applicazioni come Play Music.
Android Auto utilizzerà come base la “L-release” di Android, appena presentata (Google I/O: L-release, ecco la nuova versione di Android) e verrà lanciato sul mercato entro la fine dell’anno, poco dopo il rilascio della prossima versione del sistema operativo (stagione autunnale).
Descritta come una piattaforma “aperta”, Android Auto potrà crescere anche grazie alle app sviluppate dai programmatori. Un apposito pacchetto SDK è attualmente in fase di ultimazione.