Ha appena aperto i battenti a San Francisco l’edizione 2014 di Google I/O, evento riservato in primis agli sviluppatori ma che da sempre si conferma trampolino di lancio per le novità del colosso di Mountain View.
Android L
Sundar Pichai, vicepresidente dell’azienda e responsabile della divisione Android, ha presentato per sommi capi le novità della prossima versione del sistema operativo Android. Per il momento non c’è un nuovo numero di versione accanto al termine “Android”: Pichai ha sempre usato l’espressione “L-release“.
Non è dato sapere, quindi, se quello mostrato sul palco della Google I/O sia Android 5.0.
In ogni caso, si tratta di una versione di Android che – almeno dal punto di vista dell’interfaccia utente – rompe drasticamente con il passato. Il look della L-release di Android appare completamente rinnovato; cambiamenti che non si erano visti dal 2011, dai tempi del rilascio della versione finale di Android “Ice Cream Sandwich“.
Anche Google si fa contagiare da quel look “piatto” che ha influenzato, negli ultimi tempi, Apple iOS e che contraddistingue dall’inizio Windows Phone. “Material Design“, questo il nome con cui sono state battezzate le nuove scelte grafiche per Android.
Sul versante delle nuove funzionalità, la L-release di Android permetterà di interagire con le notifiche direttamente dalla schermata di blocco del sistema operativo.
Le notifiche, inoltre, non verranno più ordinate cronologicamente ma verranno messe in evidenza sulla base di aspetti quali rilevanza ed importanza.
Per lo sblocco dello smartphone o del tablet Android, Google porta al debutto Trusted environments, un meccanismo che consente di sfruttare altri dispositivi che consentono di aver accesso immediato al device mobile principale. Ad esempio, quando il dispositivo da sbloccare si trova nelle vicinanze di uno smartwatch Android, questo diverrà immediatamente utilizzabile.
Si fa ancor più stretta l’integrazione con Chrome: le schede aperte su desktop e notebook saranno subito fruibili dallo smartphone o dal tablet Android non appena si passerà ad utilizzare il dispositivo mobile.
Confermato l’utilizzo, in maniera predefinita, della runtime ART (Android Runtime) che, come già spiegato (Android diventa più veloce con il nuovo “motore” ART), consente di godere di performance nettamente migliorate rispetto al passato.
La nuova modalità per il risparmio della batteria consente di aumentare l’autonomia fino a 90 minuti: sarà Android a chiudere automaticamente app e servizi non indispensabili per offire un po´ di tempo in più per usare il dispositivo.
La L-release vuole comunque essere sinomino di “Android ovunque“: il sistema operativo è pensato per funzionare non solo su smartphone e tablet ma per essere adottato anche su dispositivi indossabili, set-top box, televisori, autovetture e così via.