Hangouts, la piattaforma di Google per la messaggistica istantanea e la videoconferenza, utilizzerà anche un approccio peer-to-peer per la gestione delle conversazioni.
Lo ha confermato la stessa società di Mountain View in una nota ufficiale spiegando che, ove possibile, il peer-to-peer sarà utilizzato per migliorare la qualità delle chiamate.
Normalmente, infatti, tutto il traffico dati di Hangouts transita attraverso i server di Google ma, d’ora in poi, l’applicazione valuterà di volta in volta l’opportunità di far sì che i terminali degli interlocutori possano scambiarsi direttamente le informazioni.
L’approccio peer-to-peer implicherà l’esposizione reciproca dell’indirizzo IP pubblico dei partecipanti alla conversazione ma consentirà di rimuovere eventuali colli di bottiglia e rendere più fluide le chiamate vocali o video effettuate con Hangouts.