Quasi inconsciamente si collega il termine open source con un qualcosa con gratuito o legato a progetti di volontariato. In realtà, questa concezione è del tutto sbagliata. A sfatare questo mito è sua maestà Google che, grazie ai 3 miliardi di utenti Android, guadagna dal suo sistema operativo mobile ben 92 miliardi di dollari all’anno.
In realtà, infatti, molti utenti ignorano il fatto che quanto offerto dal colosso di Mountain View è tutt’altro che gratuito. A tal proposito, infatti, esistono diversi metodi di monetizzazione che l’azienda utilizza per far fruttare Android. Il grosso delle entrate, a quanto pare, è legato ai costi di licenza che devono affrontare i produttori di smartphone.
Se il sistema operativo è gratuito per l’utente, in parole povere, non lo è per chi fabbrica i telefoni. Il primo e più diretto modo in cui Google trae profitto da Android è addebitare ai produttori di telefoni i costi di licenza per installare le app di Google.
L’OS di base è open source e gratuito, ma viene richiesto un pagamento per poter integrare nello stesso strumenti come Gmail, YouTube e Google Maps. Questi accordi, conosciuti come Google Mobile Services (GMS), rendono al colosso informatico una media di 20 dollari a telefono venduto.
Tenendo conto di tutti gli smartphone Android venduti al mondo ogni anno, è facile intuire gli incassi mostruosi di Google. Ma questo è solo uno dei tanti metodi che l’azienda utilizza per guadagnare dalla sua piattaforma.
Dai GMS al Play Store: come Android è diventata una miniera d’oro per Google
Play Store, per esempio, genera un enorme flusso di denaro attraverso le app a pagamento.
Secondo gli esperti, nel 2021 il negozio digitale ha generato 38,8 miliardi di dollari, con un trend in crescita nelle annate successive. A quanto pare, Google chiede una commissione sulle vendite effettuate pari al 15-30% e, anche in questo caso, con gli enormi numeri fatti registrare si parla di una quantità di denaro enorme.
Non vanno poi sottolineate le entrate collegate in qualche modo con Android. Gli annunci a pagamento sul motore di ricerca, gli abbonamenti a Google Drive e altri servizi proposti direttamente o indirettamente dall’OS, sono una vera e propria miniera d’oro.
A conti fatti, dunque, Android è il progetto open source più remunerativo della storia con gli utenti che, in modo implicito, pagano il sistema operativo sia all’acquisto del prodotto che in svariati altri modi.