Google Foto sta per ottenere un rendere disponibile un nuovo aggiornamento che farà sussultare gli utenti che da tempo chiedevano alcune migliorie ben specifiche. La celebre app di foto del colosso infatti è in procinto di incrementare l’usabilità con a un importante aggiunta basata su Gemini, noto chatbot IA. Presentati per la prima volta in anteprima al Google I/O di maggio, questi miglioramenti sono destinati a rendere ancor più funzionale il modo in cui gli utenti cercano e interagiscono con le loro librerie di foto.
Uno degli aggiornamenti più notevoli è la nuova ricerca in linguaggio naturale, che consente agli utenti di cercare foto utilizzando descrizioni casuali. Invece di affidarsi a parole chiave o date esatte, a breve le persone potranno cercare immagini descrivendo azioni e persone. Il post ufficiale del blog di Google ha fornito esempi di ricerche come “Alice e io che ridiamo“, “Kayak su un lago circondato da montagne” o magari “Emma che dipinge nel cortile“.
Aggiornamento in casa Google per Foto: arriva la ricerca avanzata
In particolare, la funzionalità di ricerca avanzata consente di cercare nominando persone e attività specifiche, un miglioramento significativo rispetto alle attuali capacità dell’app. L’utente può anche perfezionare i risultati della ricerca ordinandoli in base alla data o alla pertinenza, offrendo così un maggior controllo nel caso in cui si vadano ad esaminare ampi archivi di foto. La ricerca avanzata è disponibile al momento solo in inglese per gli utenti Android e iOS, ma ben presto arriverà anche con altre lingue.
L’aggiornamento più curioso è di certo quello che introduce la funzionalità sperimentale “Chiedi alle foto“. L’utente può sfruttare dunque le capacità multimodali di Gemini per comprendere il contenuto e il contesto delle sue immagini, dando vita ad un livello di interazione completamente nuovo. Ciò significa che invece di cercare semplicemente le foto in base alla descrizione, si possono porre a Google Foto delle domande complesse e specifiche sui dettagli all’interno delle proprie immagini. Ad esempio, l’utente potrebbe chiedere “Qual è il numero di targa della mia auto?“, il tutto ovviamente solo se la sua auto appare spesso nelle sue foto. Sarà in quel caso l’IA a riconoscerla e a fornire le informazioni pertinenti.
Lo stesso vale per i viaggi passati o per riassumere momenti chiave, chiedendo ad esempio “Quali sono state le 10 cose migliori che ho fatto durante il mio viaggio in Giappone?“. Tutto sembra dunque davvero utile e funzionale, per cui non basta che attendere che l’aggiornamento sia distribuito a tutti e in lingua italiana.