Google ha pubblicato una nuova versione di Earth, il software “stand alone” che permette di attingere al ricco database di immagini satellitari conservato sui server del colosso di Mountain View. Nelle principali città del pianeta il programma è in grado di visualizzare immagini con una risoluzione spaziale inferiore al metro quadrato. Il software è totalmente indipendente dal browser web ed è disponibile nelle versioni destinate ai sistemi Windows (pubblicata in questa pagina), Mac OS X e Linux.
Rispetto alle precedenti versioni, che già consentivano di fruire anche del servizio Street View e di numerosi “livelli” aggiuntivi (ad esempio le ricostruzioni tridimensionali di paesaggi ed ambienti urbani), Google Earth 6.2, appena rilasciato, migliora l’approccio utilizzato per la visualizzazione delle immagini satellitari. D’ora in avanti, infatti, queste non sembreranno più un collage mal realizzato ma verranno presentate in un modo decisamente più accattivante. L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’implementazione di un particolare algoritmo che s’incarica di “uniformare” le immagini satellitari visualizzate adeguando le caratteristiche cromatiche dell’una rispetto a quelle delle altre. Il miglioramento sarà evitente sia per gli utenti della versione di Google Earth destinata ai sistemi desktop, sia per coloro che utilizzano la versione “mobile”.
I tecnici di Google hanno anche ottimizzato le possibilità di condivisione delle informazioni reperite con Earth. Il menù “Condivisione” posto nell’angolo in alto a destra dello schermo consente agli utenti di Google+ di mettere “a fattor comune” ciò che stanno visualizzando con gli amici ed i conoscenti delle proprie “cerchie“.
Migliorata anche la funzionalità di ricerca integrata che sfrutta il medesimo “motore” usato per Google Maps. Infine, Google Earth propone anche le indicazioni stradali per i tracciati ciclabili, per spostamenti a piedi o con i mezzi pubblici.