Google ha investito molto nel servizio di trasporto privato Uber, strumento profondamente inviso ai tassisti di tutta Europa (vedere questi nostri articoli). Le due società, da tempo, lavorano spalla a spalla tanto che molti analisti hanno più volte ipotizzato un’imminente acquisizione di Uber da parte del colosso di Mountain View.
“Il grande passo”, in realtà, non è stato mai compiuto. Purtuttavia, Google ha finanziato convintamente le attività dell’azienda di San Francisco, nel consiglio direttivo di Uber è stato posto David Drummond – responsabile degli affari legali del motore di ricerca – e Google Maps è stato collegato con il servizio di noleggio auto con conducente (Il nuovo Google Maps si lega ancor più ad Uber).
Eppure, le indiscrezioni appena pubblicate da Bloomberg descrivono una situazione che starebbe per cambiare repentinamente.
Google starebbe sviluppando in proprio un’applicazione per il noleggio di vetture senza conducente, direttamente collegata con l’ambizioso progetto dell’azienda che sta in questi mesi testando alcuni prototipi di auto senza né volante né pedali, capaci di “guidarsi da sole” (Google: auto che si guida da sola per tutti entro il 2020; Tegra X1, il superchip di nVidia per veicoli autonomi).
Secondo il Wall Street Journal, ciò non corrisponderebbe al vero. L’app che i tecnici di Google starebbero sviluppando servirebbe solamente per usi interni ed, in particolare, per ottimizzare le modalità d’impiego e di condivisione delle vetture aziendali da parte dei dipendenti.
Uber, invece, starebbe – sempre secondo Bloomberg – progettando alcuni suoi modelli di vetture autonome andando ad inserirsi nel business di Google. L’azienda avrebbe reclutato diversi ingegneri ed alcuni accademici esperti in robotica con il preciso obiettivo di predisporre vetture senza conducente che sappiano andare incontro ai passeggeri e condurli alla destinazione desiderata. Ovviamente a costi inferiori.
Il Wall Street Journal “rilancia”, poi, dipingendo una Uber alle prese con lo sviluppo di un servizio alternativo a Google Maps.
Il quadro non è chiaro: nei prossimi mesi ne sapremo certamente di più sulle relazioni tra Google ed Uber.