Google e Roblox insieme per insegnare cos'è la privacy online

Be Internet Awesome World sfrutta le potenzialità di Roblox per spiegare ai bambini cos'è e come va protetta la privacy.
Google e Roblox insieme per insegnare cos'è la privacy online

Roblox è un ecosistema di gaming molto apprezzato dai bambini e, proprio per questo, può essere uno strumento importante per veicolare messaggi altrimenti difficili da recepire per i più giovani. Da questo principio nasce una collaborazione tra la suddetta piattaforma e Google, il cui fine è quello di spiegare ai bambini come proteggere la propria privacy online.

Stiamo parlando di Be Internet Awesome World, un nuovo gioco su Roblox, che permette ai ragazzi di apprendere competenze base per la sicurezza su Internet, spaziando dalla creazione di password robuste fino all’individuazione di tentativi di phishing, fino alla protezione dei propri dati personali. Il gioco sfrutta le meccaniche di Roblox, creando un ambiente interattivo che stimola i bambini spingendoli verso l’apprendimento.

Il progetto Be Internet Awesome World promette di preparare i bambini a i rischi della privacy online

In Be Internet Awesome World il videogiocatore vestirà i panni di un Internauta, esplorando i diversi mini-scenari che hanno come obiettivo quello di preparare i giovani al contesto della rete e ai relativi rischi.

Questo progetto non è una novità assoluta per il colosso di Mountain View. Già nel 2017 Google aveva proposto qualcosa di simile, ovvero il gioco Be Internet Awesome, che aveva finalità pressoché identiche, sviluppato in collaborazione con educatori ed esperti di cybersicurezza. In questo contesto, i videogiocatori erano impegnati a combattere contro hacker e bulli, imparando ad affrontare la rete nel miglior modo possibile.

Roblox rappresenta un punto di riferimento per i bambini di tutto il mondo, potendo vantare circa 380 milioni di utenti ogni mese e, secondo le statistiche, più della metà degli stessi ha meno di 13 anni. Tutto ciò ha portato anche dei grandi svantaggi agli utenti della piattaforma, con alcuni infostealer sfruttati per cercare di trarre in inganno proprio i videogiocatori della stessa.

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