La FCC (Federal Communications Commission) statunitense ha accordato ad Alphabet, società che ricomprende anche Google stessa, l’autorizzazione per l’utilizzo di una serie di palloni aerostatici per aiutare le popolazioni di Porto Rico e delle Isole Vergini a tornare a disporre di strumenti di comunicazione.
Dopo l’uragano Maria che si è abbattuto sulle isole caraibiche lo scorso mese, le reti elettriche e quelle per le telecomunicazioni versano ancora in uno stato drammatico.
Alphabet/Google si è offerta di posizionare in quota alcuni dei suoi palloni (Project Loon) per fungere da ripetitori del segnale di telefonia mobile e per l’accesso alla banda ultralarga in mobilità (LTE).
Già utilizzati in altre aree del globo i palloni di Project Loon (Project Loon cresce ancora: con meno palloni si coprono aree più vaste), essi sono pensati per sfruttare le correnti in alta quota e per rimanere più di 100 giorni nella stratosfera.
Google sta a questo punto cercando un accordo con un operatore di telecomunicazioni per “rilanciare” il suo segnale.
Grazie alle “ottimizzazioni” che gli ingegneri hanno applicato nel corso del tempo, adesso i palloni Loon possono essere fatti ruotare sopra aree del pianeta ben precise portando la connettività dove ce n’è più bisogno oppure in quelle zone in cui realizzare le infrastrutture terrestri sarebbe troppo costoso o del tutto impraticabile.