Si è svolto quest’oggi presso il MiCo – Milano Convention Centre, l’importante evento Google Cloud Summit 2019, un’occasione di formazione, aggiornamento, dialogo, confronto e crescita che ha coinvolto oltre 2.500 persone, la maggior parte specialisti nel settore cloud.
Il leitmotiv del Google Cloud Summit milanese è stata la democratizzazione delle tecnologie cloud, aspetto al quale stanno guardando da qualche tempo i principali concorrenti dell’azienda fondata dal duo Page-Brin, una filosofia che Google professa da tempo.
L’esigenza di soluzioni multi-cloud è tangibile tra le imprese di ogni dimensione: proprio per questo motivo, di recente, Google ha presentato Anthos, soluzione della quale avevamo parlato nell’articolo Anthos è la soluzione Google che unisce piattaforme cloud differenti tra loro e che permette una flessibilità mai vista nell’orchestrare l’utilizzo simultaneo di più servizi cloud messi a disposizione da differenti fornitori.
Grazie ad Anthos le aziende possono svincolarsi più facilmente dagli specifici fornitori cloud spostando con facilità i vari carichi di lavoro da una piattaforma all’altra. Inoltre, il codice già sviluppato diventa riutilizzabile e diviene eseguibile su qualsiasi servizio cloud.
I programmatori possono da oggi lavorare con un approccio serverless e sviluppare nativamente sul cloud (Cloud Code) utilizzando plugin che possono essere integrati con i vari ambienti di sviluppo integrato (IDE), come lo stesso Microsoft Visual Studio Code.
Durante l’evento odierno, i portavoce di Google hanno incentrato la loro attenzione e quella della fitta platea sulle nuove soluzioni di intelligenza artificiale che sono state rese più semplici da usare e alla portata di ogni impresa (Cloud AutoML) nonché sullo sviluppo di soluzioni specifiche per i diversi settori industriali, come per esempio la vendita al dettaglio (Google Cloud for Retail).
Aziende italiane raccontano come hanno sviluppato la loro trasformazione digitale con le tecnologie cloud di Google
Al Google Cloud Summit 2019 erano presenti 30 aziende italiane che hanno spiegato come stanno utilizzando i servizi Google per ottimizzare e velocizzare i processi, trarre maggiore valore dai dati, gestire al meglio i workload, fare innovazione, estendere il proprio business.
A fare gli onori di casa Fabio Fregi, Country Manager di Google Cloud in Italia insieme con Robert Enslin, Presidente Global Customer Operations di Google Cloud e Alison Wagonfeld, VP Marketing di Google Cloud.
Con un focus sui contenuti tecnologici, come era lecito attendersi, Google Cloud Summit 2019 ha voluto essere un evento per parlare agli sviluppatori e ai partner.
Fregi ha posto l’accento, in particolare, sul concetto di verticalizzazione: oggi è fondamentale il rapporto con le aziende sul territorio guidandole nel delicato ma virtuoso processo della trasformazione digitale. Google, a questo proposito, non si sovrappone ai partner ma riveste un ruolo di program management affinché le imprese possano essere seguite da vicino e si possa rispondere alle loro specifiche esigenze di business.