Dopo aver annunciato l’intenzione di integrare, ormai nell’imminente, il plugin di Adobe Flash direttamente nel browser Chrome, Google sta adesso lavorando per rendere il prodotto capace di aprire i documenti in formato PDF, senza l’installazione di alcun componente aggiuntivo.
La novità è arrivata nelle scorse ore quando i tecnici del colosso di Mountain View hanno rilasciato una versione di anteprima di Chrome 6 che dovrebbe proporre un visualizzatore di file PDF “nativo” basato su “NPAPI Pepper“. Quest’ultimo è uno speciale plugin per il browser che si occuperà di eseguire “codice nativo” all’interno di Chrome e che, per stessa ammissione di Google, giocherà un ruolo a dir poco fondamentale in Chrome OS, sistema operativo atteso per il prossimo autunno. Sebbene “NPAPI Pepper“, stando a quanto spiegato da Google, sia supportato anche da Mozilla, non se ne trova traccia, per il momento, su nessun browser web.
“Come abbiamo più volte sottolineato, il tradizionale modello di gestione dei plugin, sebbene potente, presenta delle problematiche in termini di compatibilità, performance e sicurezza“, ha dichiarato Marc Pawlige, ingegnere di Google. “Per questo motivo, stiamo lavorando in collaborazione con la comunità web per definire la prossima generazione delle API per i plug-in“.
I documenti PDF dovrebbero funzionare all’interno di una “sandbox”, seguendo l’impianto sul quale si basa Chrome sin dalla prima versione. In tal modo, quindi, si dovrebbero scongiurare i rischi derivanti dall’apertura di documenti PDF “maligni”.
La funzionalità può essere già testata installando la versione di anteprima di Google 6 (6.0.437.3; suggeriamo di non utilizzarla sui sistemi impiegati “in produzione” ma solamente, ad esempio, su macchine virtuali) ed attivando il plugin digitando chrome://plugins
nella barra degli indirizzi.