Abbiamo evidenziato in altri articoli che, fatta eccezione per Meet, storicamente non ha ottenuto un grande successo con le sue applicazioni di messaggistica. Non prendiamo in considerazione Gmail che è un servizio di posta elettronica e che invece può contare su una base di utenti senza confini. Google Chat, piattaforma di messaggistica aziendale che si propone come uno strumento di comunicazione collaborativo è uno dei “cavalli” sui quali la società guidata da Sundar Pichai sta putando con maggiore entusiasmo. Integra funzionalità per la messaggistica istantanea, chat di gruppo, condivisione di file e può dialogare con altri strumenti adoperati in ambito professionale.
In un altro articolo abbiamo visto cos’è Google Chat mentre altrove abbiamo parlato dell’impegno dell’azienda di Mountain View sul protocollo RCS integrato nell’app Messaggi. Dopo l’integrazione tra Meet e Duo, Chat è proprio l’applicazione che sta ricevendo il maggior numero di aggiornamenti.
Entro marzo 2024 sbarcheranno in Chat i messaggi vocali, uno strumento per scambiarsi informazioni utili con la voce anziché per via testuale così da evitare la digitazione. Almeno nella fase iniziale, Google non sembra intenzionata ad arricchire Chat con un motore speech-to-text integrato per trasformare il parlato in testo pronto per essere selezionato, incollato altrove ed eventualmente modificato (come invece sta facendo nel caso dell’app Messaggi).
Google Chat sempre più interoperabile: compatibilità con Teams, Slack e altre applicazioni
La novità forse più importante per gli utenti di Google Chat è l’aggiunta di un nuovo meccanismo che permette di rendere accessibili i messaggi anche con Microsoft Teams e Slack. La funzionalità è frutto di una collaborazione avviata da Google con Mio, azienda specializzata proprio nella creazione di “ponti” tra servizi che diversamente non sarebbero interoperabili.
Il supporto diretto di soluzioni concorrenti come Teams e Slack è un aspetto davvero interessante perché aiuterà gli utenti di Google Chat a migliorare la propria produttività semplificando la comunicazione su più canali. Un passo in avanti epocale, soprattutto quando più società che si trovano a comunicare vicendevolmente e collaborare su uno stesso progetto si avvalgono di strumenti software differenti.
Google è consapevole che la comunicazione e la collaborazione in ambito professionale avvengono su più canali e piattaforme, l’una diversa dall’altra. Il rischio che si perdano dei messaggi, si abbia a che fare con “silos comunicativi” e con un’esperienza frustrante, dovuta alla necessità di monitorare più strumenti di chat contemporaneamente, è molto elevato.
Le nuove modalità di interazione, sulle quali gli sviluppatori di Google Chat stanno attivamente lavorando, ha come obiettivo proprio quello di porsi alle spalle queste difficoltà. Qualcosa di simile si sta già facendo tra Meet e Zoom, almeno lato hardware. La buona notizia che anche gli utenti di Google Chat potranno presto fidare di un elevato livello di interoperabilità.