Google ha cambiato idea: non disattiverà i cookie di terze parti in Chrome

Google ha comunicato ufficialmente che non disattiverà più i cookie di terze parti in Chrome, fondamentali per il tracciamento degli utenti per gli annunci mirati. Si valuta una soluzione in stile Apple.
Google ha cambiato idea: non disattiverà i cookie di terze parti in Chrome

Google ha deciso di non applicare una modifica che avrebbe reso più difficile il tracciamento degli utenti sui siti web per scopi pubblicitari. Ed è una notizia abbastanza sorprendente, dal momento che i test sono durati addirittura anni, con pianificazioni, ritardi, riprese e così via. L’annuncio sui cookie di terze parti è stato comunicato con un post sul blog, quindi è ufficiale.

Dal comunicato si apprende che, invece di eliminare i cookie di terze parti, Google introdurrà “una nuova esperienza in Chrome” progettata per consentire agli utenti di “fare una scelta consapevole” in merito alla loro navigazione web. In attesa di maggiori dettagli, si ipotizza che tale novità possa funzionare in modo simile all’opt-in del tracciamento delle app sui dispositivi Apple. Un’impostazione che, secondo quanto riferito, dal 2021 sarebbe costata alle piattaforme social quasi 10 miliardi di dollari.

Mostrare un messaggio ai miliardi di utenti che usano Chrome non sarebbe certamente drastico come modificare le impostazioni predefinite sui cookie di terze parti, ma potrebbe comunque ridurre in modo significativo il numero di utenti che consentono il tracciamento di terze parti.

Apple - Notifica tracciamento app

Nel 2020, Big G aveva comunicato che avrebbe eliminato gradualmente il supporto per i cookie di terze parti nel suo browser entro il 2022. Tempistica che è stata poi posticipata svariate volte a causa dei reclami da parte degli inserzionisti. L’azienda nel frattempo ha iniziato a lavorare ad un Privacy Sandbox per trovare un modo per garantire maggior privacy per i suoi utenti senza però compromettere le attività degli inserzionisti.

A tal proposito, la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito si era opposta al sopracitato Privacy Sandbox perché avrebbe potuto limitare la concorrenza nella pubblicità digitale. Ora la stessa agenzia governativa ha comunicato che esaminerà la nuova proposta di Google, ovvero il prompt che consentirà all’utente di scegliere se essere tracciato o meno.

Immagine di copertina realizzata con Microsoft Designer

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