Tra le varie aziende che hanno snobbato Apple Vision Pro, il primo visore dell’azienda di Cupertino disponibile solo da pochi giorni e unicamente negli USA, c’è anche Google. Al momento una delle sue app più utilizzate in assoluto, YouTube, non è disponibile per il dispositivo made-in-Cupertino, ma (a sorpresa?) c’è stato un ripensamento.
A pochi giorni dalla presentazione di un app di terze parti che riempie questo vuoto, è arrivato l’annuncio da parte del colosso tech di Mountain View. Jessica Gibby, portavoce di YouTube, ha inviato una email alla redazione di The Verge per comunicare quello che è un vero e proprio dietrofront. «Siamo entusiasti del lancio di Apple Vision Pro, dispositivo che supportiamo garantendo agli utenti un’ottima esperienza tramite Safari», si legge nella nota. «Al momento non abbiamo piano specifici da condividere, ma possiamo confermare che un’app per il Vision Pro è nella nostra agenda».
Non sono note le motivazioni, ma è evidente che qualcosa è cambiato nella strategia di Google. Fino a pochi giorni fa la società sembrava non avere alcuna intenzione di sviluppare un’app di YouTube per visionOS, proprio come Netflix e Spotify. È possibile che negli uffici di Big G siano stati “colpiti” non solo dal successo del Vision Pro ma anche di quello della sopracitata app Juno di Christian Selig, di cui si chiacchiera tanto online.
L’app di YouTube per Apple Vision Pro è in cantiere, ma c’è anche altro su cui lavorare
Oltre ad un client ufficiale, all’appello manca anche il supporto dei video a 360°. Nilay Patel di The Verge ha chiesto delucidazioni ad Apple, e secondo il portavoce dell’azienda, Jackie Roy, questi video non sono poi così buoni qualitativamente e non riescono a fornire un’esperienza spaziale adeguata. Anzi, potrebbero addirittura dare fastidio durante il movimento.
In realtà è emerso che anche alcune tipologie di video VR non vengono visualizzati sul Vision Pro, e questo perché al momento non è previsto il supporto dello standard WebXR. A detta del portavoce, l’azienda ci sta lavorando ma ci vorrà del tempo. «WebXR è uno standard relativamente recente e come tale non sfrutta appieno la potenza, le prestazioni e le capacità di interazione di Apple Vision Pro e visionOS», ha affermato Roy.