In molti ricorderanno Android Nougat, più in particolare la versione 7.1. Fu rilasciata esattamente nel 2016 ed è oggi una versione vecchia di sette anni per quanto riguarda il sistema operativo di Google. Sebbene la maggior parte delle applicazioni continuino nel supporto verso questa release, l’azienda starebbe diventando sempre più esigente.
Nel prossimo futuro, secondo quanto riportato, Google Calendar potrebbe prepararsi a unirsi al club delle app che invece non presenteranno più il loro supporto a questa versione. Potrebbe trattarsi infatti dell’ultima versione dell’applicazione che si dedicherà a Nougat.
Google Calendar non supporterà più Nougat, si andrà da Android 8.0 a salire
Un recente aggiornamento apportato a Calendar suggerisce che Google starebbe pianificando di terminare il supporto dell’app per Nougat. Alcune fonti molto importanti riferiscono che l’ultima versione dell’app di calendario, ovvero la v2023.46.0-581792699, avrebbe un nuovo flag chiamato “UnsupportedOperatingSystem__enabled“. Abilitandolo, viene visualizzato un messaggio che inviterebbe gli utenti ad seguire l’aggiornamento ad Android Oreo (8.0) o versioni successive per mantenere attiva l’app.
Almeno per il momento non è arrivato alcun rapporto ufficiale in merito allo stop di tale tipologia di supporto da parte di Calendar. Tuttavia sembra molto plausibile almeno dal punto di vista della sicurezza. Le versioni precedenti di Android sono infatti più soggette a violazioni ed attacchi di vario genere. Proprio per tale motivo Google avrebbe scelto di difendersi con un processo naturale.
È indiscutibile poi che le ultime versioni del sistema operativo siano in grado di offrire nuove funzionalità e dei miglioramenti che le versioni precedenti non possono conferire al pubblico. Non c’è solo la sicurezza a lasciar propendere Google per un aggiornamento del genere, siccome anche altri aspetti sono importanti.
Continuare ad aggiornare le applicazioni anche per software più vecchi, comporta un dispendio economico e di tempo non di poco conto. Inoltre l’esecuzione di applicazioni del genere su smartphone più attempati potrebbe causare sensibili rallentamenti.