A pochi giorni dal lancio in Italia di Google Bard, avvenuto assieme alla distribuzione di nuove funzionalità particolarmente interessanti, gli utenti stanno iniziando ad apprezzare sempre di più il chatbot IA della Grande G. Dopo un debutto poco convincente, la soluzione del gigante di Mountain View sta conquistando il pubblico; eppure, rispetto a ChatGPT sembra ancora meno potente. Il prossimo passaggio per diventare effettivamente paragonabile al titano di Sam Altman sarà l’introduzione dei plugin, apparentemente in arrivo con le “estensioni” di Bard.
Google Bard a breve riceverà le estensioni
La società statunitense sta lavorando sul supporto alle estensioni per Bard da diverso tempo, tanto che proprio durante l’evento Google I/O 2023 giunsero le prime anticipazioni. In queste ore, però, è trapelata la prima anteprima della scheda dedicata, denominata “Estensioni”. Al momento non funzionano come dovrebbero, ma indica almeno l’aspetto dell’interfaccia.
Il design è semplice ed efficace: Google Bard mostrerà la griglia di estensioni con, al lancio, soluzioni come Instacart, Kayak, Google Maps, Google Voli, Google Hotels, OpenTable, Zillow, YouTube e Redfin. Si tratta di estensioni per ricercare rapidamente case in affitto o in vendita, voli e hotel convenienti, o per fare una lista della spesa cercando ricette o semplicemente dando i vari ingredienti di interesse all’IA.
Proprio come i plug-in migliorano le capacità di ChatGPT, le estensioni faranno lo stesso con Bard, ma l’esperienza complessiva potrebbe apparire ben diversa rispetto a quella del rivale firmato OpenAI. Ad esempio, Wikipedia, Expedia e Zapier mancano dall’elenco trapelato online. Arriveranno in futuro o la partnership con l’organizzazione no-profit è già consolidata e quasi esclusiva? Il vantaggio chiave per Google resta l’incognita del prezzo, al momento: se la Grande G dovesse rendere disponibili le estensioni senza abbonamento, sarebbe una mossa notevole da parte dell’azienda.