Durante l’edizione di quest’anno dell’Android Dev Summit, Google ha annunciato una serie di novità per gli sviluppatori.
Alcuni di esse non destano certamente sorpresa (ad esempio il supporto per l’ultima versione di Kotlin, linguaggio che sta diventando sempre più utilizzato tra i programmatori di app Android) mentre altre sono innovazioni inaspettate.
Tra di esse la possibilità per gli sviluppatori di obbligare gli utenti a installare gli aggiornamenti delle loro app: presto, grazie alle nuove API di Android, sarà possibile mostrare un messaggio a tutto schermo che invita al download e all’installazione della release più aggiornata.
Nel caso in cui uno sviluppatore dovesse accorgersi della presenza di uno o più bug di grave entità, potrà bloccare il funzionamento della sua app sui dispositivi degli utenti finali sintanto che non sarà applicato l’aggiornamento più recente. Per le problematiche meno severe, lo sviluppatore potrà decidere di continuare a permettere l’utilizzo della sua applicazione.
Quanto a Kotlin, Google ha rimarcato come si tratti di un linguaggio di programmazione che non è stato progettato dall’azienda di Mountain View. Dal momento, però, che esso è sempre più utilizzato, sarebbe stato un errore non supportarlo ufficialmente.
Basti pensare che il 46% degli sviluppatori professionisti usano Kotlin e che solo nell’ultimo mese più di 118.000 nuovi progetti basati su questo linguaggio sono stati avviati in Android Studio.
I tecnici di Google stanno focalizzando la loro attenzione, inoltre, sul miglioramento delle performance di Android Studio ed entro i primi mesi del prossimo anno l’IDE sarà utilizzabile anche sui dispositivi Chrome OS.
Confermando quanto rivelato nelle scorse ore da Samsung, inoltre, i rappresentanti di Google hanno spiegato che Android gestirà al meglio anche i dispositivi dotati di schermo pieghevole (vedere Samsung: nel 2019 i primi dispositivi mobili dotati di schermo pieghevole).
L’idea è che questo tipo di dispositivi possano essere usati sia come smartphone tradizionali che, all’occorrenza, come tablet: le applicazioni dovranno essere quindi contemporaneamente utilizzate per entrambe le modalità di utilizzo. Un aspetto che in passato non era mai stato preso in considerazione.
We just announced support for foldables at #AndroidDevSummit, a new form factor coming next year from Android partners.
Android apps run seamlessly as the device folds, achieving this form factor's chief feature: screen continuity. pic.twitter.com/NAfOmCOY26
— Android Developers (@AndroidDev) 7 novembre 2018